Lo scontro tra il Comune di Messina e la ASD Waterpolo sembra essere giunto a una conclusione: Palazzo Zanca ha revocato la concessione della piscina Cappuccini all’associazione sportiva dilettantistica per “inadempimento del contratto di transazione”
Il sindaco Cateno De Luca aveva espresso la propria volontà di togliere la concessione dell’impianto alla Waterpolo già a fine giugno, a seguito del crollo del tetto della struttura e del sopralluogo effettuato presso i locali in quei giorni. Nelle scorse ore, la Giunta Comunale ha deliberato decidendo di dichiarare “risolto il contratto di transazione” stipulato con l’associazione.
Alla base di questa scelta, come si legge nel documento, il debito accumulato dalla Società nei confronti del Comune e il “mancato pagamento di due canoni” consecutivi (già lo scorso 27 luglio Palazzo Zanca aveva evidenziato come l’associazione non pagasse il canone da gennaio 2019) da parte della Waterpolo che, dopo aver gestito la Cappuccini per 7 anni (dal 2012), dovrà rilasciare l’impianto e riconsegnare le chiavi al Comune.
Lo scorso 3 luglio, inoltre, il Segretario Generale, come si legge nella delibera di Giunta: “Invitava il Dipartimento politiche culturali ed educative a notificare alla Asd Waterpolo l’avvenuta risoluzione del contratto di transazione e ad intimare l’immediato rilascio dell’impianto che ove non avvenisse spontaneamente dovrà essere eseguito coattivamente”.
La decisione, insomma, appare definitiva. “La gravità delle inadempienze contrattuali accertate – specifica ancora il documento – poste in essere dalla ASD Waterpolo esclude dunque la opportunità di svolgere qualsivoglia tavolo di confronto e ogni valutazione consequenziale dovrà essere rimessa all’autorità giudiziaria in sede di contenzioso”.
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