Più confusi che persuasi. Lo scorso 10 giugno i commercianti e gli artigiani che formano il Comitato “Isola pedonale Piazza Duomo” hanno incontrato l’amministrazione comunale in un tavolo tecnico presieduto dall’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. In quell’occasione i 19 operatori commerciali, a cui si aggiunge il consigliere comunale Santi Zuccarello, proponevano agli organi istituzionali alcuni correttivi in previsione dell’istituzione dell’area pedonale tra la Cattedrale e via I settembre.
A non convincere gli esercenti che operano nei pressi del Duomo, la scelta dell’amministrazione comunale di far transitare pullman turistici e taxi all’interno della futura isola pedonale. Così facendo, si creerebbe un percorso promiscuo mezzi – pedoni che danneggerebbe proprio chi gestisce un’attività in zona. Il Comitato propose dunque di utilizzare via S.Giacomo per il passaggio dei mezzi turistici, lasciando ai pedoni la via I settembre. Alternativa ritenuta valida dal Dipartimento Mobilità ma non ancora dall’amministrazione che non ha espresso alcun parere. Tuttavia, i problemi sollevati dal Comitato, presieduto da Fabio Calabrò, vanno ben oltre il passaggio dei mezzi turistici all’interno dell’isola. In una nota indirizzata alla politica cittadina, i commercianti sollevano numerosi dubbi sulla bontà delle scelte dell’amministrazione in merito al tanto discusso provvedimento che stravolgerà la viabilità del centro storico.
Commercianti e artigiani hanno chiesto all’assessore Cacciola maggiori dettagli sugli interventi collaterali all’istituzione dell’isola pedonale. In particolare, il Comitato ha puntato l’attenzione sugli elementi di arredo urbano, sull’installazione di toilette e sul regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. A tali richieste, l’amministrazione ha fornito una risposta spiazzante. “Dalle risposte ricevute – si legge nella nota – abbiamo intuito chiaramente che il Comune non è purtroppo in grado di far fronte, finanziariamente, alla predisposizione dei requisiti minimi e necessari per la istituzione dell’isola pedonale. L’amministrazione – continua il documento – propone di chiudere semplicemente le piazza Duomo e via I Settembre, riservando ad un’eventuale fase successiva, la realizzazione di quei requisiti fondamentali sopra accennati, con la paradossale conseguenza che, quella che poteva, e doveva, essere un’opportunità per la città e per i commercianti della zona, si tramuterà, invece, nella certa condanna al loro fallimento”.
Benché favorevoli alla chiusura al traffico del centro storico cittadino, i commercianti puntano il dito contro le attuali scelte dell’amministrazione che danneggerebbero, invece che favorire, chi gestisce un’attività tra la Cattedrale e la I settembre. Il Comitato evidenzia prima di tutto il problema sicurezza. “La criminalità nella zona – spiega la nota a firma di Fabio Calabrò – specialmente nelle ore notturne, ha raggiunto i limiti dell’emergenza, per cui il solo pensiero di un’area completamente chiusa e priva di un presidio stabile di pubblica sicurezza e dunque abbandonata, getta commercianti e residenti in uno stato di angoscia totale che risulterà ancora più preoccupante nel periodo invernale, quando l’isola sarebbe completamente deserta”.
Successivamente, il Comitato affronta la questione economica. I commercianti sottolineano come il Piano urbano del traffico, che prevede la pedonalizzazione dell’area intorno al Duomo, sia stato redatto nel 1998. Rispetto a 17 anni fa, lo scenario è ben diverso, il provvedimento rischia dunque di essere inadeguato alle attuali esigenze economiche di Messina. “La situazione economico – finanziaria, tanto dell’amministrazione comunale, quanto dei commercianti ed artigiani della nostra città, è profondamente mutata in senso negativo – spiega la nota – e la chiusura della via I settembre, a queste condizioni, acuirà questo trend negativo, perché, di fatto, la stessa via anziché essere pedonalizzata e, dunque, riqualificata, verrebbe semplicemente recintata”.
Problemi irrisolti anche dal punto di vista della viabilità. “L’intera via I settembre – precisano i commercianti – non potrà mai essere oggetto di alcun tipo di arredo urbano definitivo, in quanto la stessa è interessata dal passaggio della Vara e di tutte le altre processioni religiose. Ciò comporterà, inevitabilmente, che nel restante periodo dell’anno non turistico (ottobre/aprile), l’area in questione diventerà una vera e propria isola deserta. Il Piano che si vorrebbe attuare – continuano gli operatori commerciali – non prevede, a differenza di quanto anticipato dall’amministrazione , alcuna deroga al divieto di transito veicolare, se non per i veicoli residenti con parcheggio in proprietà privata o mezzi di emergenza Viceversa, il Comune, vorrebbe introdurre la possibilità di consentire il transito a taxi, pullman e trenini turistici. Allora non si tratta di realizzare un’isola pedonale con tanto di arredo urbano (impossibile per il passaggio della Vara e delle altre processioni religiose), ma soltanto una corsia preferenziale a scorrimento veloce”.
Sollevate le problematiche, il Comitato passa alle proposte concrete chiedendo innanzitutto il parere del Consiglio comunale. Successivamente, suggerisce l’avvio di fase sperimentale dell’isola, limitata ai week-end o al periodo con maggiori presenze turistiche. “I diciannove commercianti ed artigiani – conclude la nota – non possono permettere che si sperimenti sulla loro pelle questa chiusura definitiva, senza le opportune garanzie sopra richieste, avendo motivati timori (se non certezze) che la chiusura, per come progettata, li porterà all’inevitabile cessazione delle proprie attività”.
Andrea Castorina
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