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Due punti di riparo per i pescatori. Il nuovo progetto del Comune per il Porto di Messina

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Creare dei punti di riparo per facilitare e rendere più sicuro lo sbarco dei pescherecci: è questo l’obiettivo della richiesta di finanziamento avanzata dal Comune alla Regione Sicilia con l’appoggio della Capitaneria di Porto di Messina.

La decisione è stata resa pubblica ieri durante un incontro tenutosi presso la Capitaneria di Porto, alla presenza del comandante Gianfranco Rebuffat, dell’assessore con delega alle Attività Produttive, alla Pesca e alle Politiche del Mare Dafne Musolino, del direttore dell’Asp dipartimento Medicina Veterinaria Santi La Macchia, del luogotenente Restuccia della Guardia di Finanza nucleo navale, del vice comandante del Corpo di Polizia municipale Marco Crisafulli.

Oggetto dell’incontro sono state, appunto, le aree di sbarco sulla costa. Il Porto di Messina, infatti, è stato definito dal Ministero come uno dei porti autorizzati allo sbarco delle imbarcazioni adibite alla pesca di grossi pelagici, specie marine di grandi dimensioni come, per esempio, il pesce spada. Per questo motivo, occorre che la costa sia in qualche modo attrezzata: l’idea è quella di creare due punti, due scali, che possano consentire ai pescatori di sbarcare in sicurezza, portare il pescato sulla terraferma e di mettere le proprie imbarcazioni al riparo dalle intemperie, come le frequenti forti sciroccate che colpiscono spesso la città dello Stretto.

Uno dei due moli sorgerà nella zona Nord della città, mentre per quel che riguarda l’altro ancora non si sa quale sarà la sua localizzazione, ma sono in corso tutti gli approfondimenti del caso.

L’Assessore Musolino ha presentato al comandante Rebuffat la questione chiarendo che il Comune si è già attivato per ottenere il finanziamento dalla Regione Siciliana. In risposta, la Capitaneria di Porto si è detta disponibile ad assistere l’Amministrazione nella presentazione delle schede tecniche propedeutiche all’approvazione dello stanziamento di risorse.

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