Ialacqua Accorinti

“Dopo 50 giorni la colpa è mia? Vi dico cosa ho trovato in assessorato”. Ialacqua parla del “Dissesto del Verde”

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Ialacqua Accorinti“Dopo 50 giorni ho fatto una ricognizione su cosa ho trovato nel mio assessorato, la situazione è disastrosa, dicono che la colpa sia mia ma vi spiego cosa ho trovato”: parla il responsabile all’Ambiente Daniele Ialacqua e si dilunga per più di 1 ora passando in in rassegna quanto dal 1988 a oggi non è stato fatto o fatto male su Verde, Arredo Urbano, gestione rifiuti. Stilettate che toccano molte amministrazioni: Andò, Bonsignore, Providenti, Leonardi, Buzzanca e Buzzanca bis, Genovese e i commissari.

“Ho viste cose che voi cittadini non avreste mai immaginato” – Ialacqua in apertura cita Blade Runner e traslando una metafora calcistica sostiene che il campionato della giunta Accorinti non è ancora cominciato. A cominciare dal punteruolo rosso che sta devastando tutte le palme in città. “Quando sono arrivato all’assessorato non abbiamo trovato neppure i computer – ha esclamato Ialacqua – non abbiamo potuto analizzare cosa era stato portato avanti, ci sono 12mila protocolli da smaltire, in questi 50 giorni abbiamo fatto una ricognizione con dirigenti e funzionari e sapete la scoperta? Il Comune ha soltanto 3 giardinieri in organico e uno di questi andrà in pensione a settembre, ecco perché si è fatto sempre ricorso ad appalti esterni per scerbatura e altro”.

Ialacqua non si ferma un attimo. Ha accanto il sindaco Accorinti, il comandante Ferlisi e il responsabile della sezione Nucleo Decoro, Biagio Santagati, ma si prende tutta la scena perché le cose da dire sono molte: “Il Comune non ha un pronto intervento per abbattere gli alberi che crollano, sono costretto a chiamare i vigili del fuoco e la Forestale, non abbiamo agronomi, non abbiamo periti agrari, le risorse per il Verde per il 2013 sono 50mila euro in tutto, possiamo spendere appena 4.000 euro al mese, anche volendo non potrei affidare servizi a esterni, qualche consigliere comunale dimentica quello che è stato fatto o non fatto in passato, io sono qui da appena 50 giorni”.

Ogni lettera dell’assessore è una “denuncia”: “L’Ato3 ha una trentina di dipendenti che puliscono le aree verdi ma solo quelle del Centro e non capisco perché? Alla MessinAmbiente invece tocca la scerbatura, il Verde non è curato, non vedo irrigazione, sono stati spesi 800mila euro per un sistema d’irrigazione a Villa Dante che non è mai entrato in funzione, non sappiamo quanto indice al metro quadro c’è di Verde per ogni cittadino, non abbiamo un censimento dei giochi pubblici”. Ialacqua ha illustrato delle proposte immediate: l’uso della legge 10 del 2013 per l’affidamento e la gestione degli spazi a Verde e la piantumazione di alberi per ogni nuovo nato (sono 2.000 circa l’anno a Messina), l’interpello per agronomi e periti agrari”.

Ialacqua non cita mai l’ex assessore all’Ambiente Elvira Amata ma sostiene che il “dissesto del Verde” è iniziato dal 1988 e tocca varie amministrazioni.

Capitolo rifiuti. Ialacqua ha detto che per la prima volta il Comune, il 30 luglio scorso, non ha approvato il Piano finanziario dell’Ato3 (che prima veniva ratificato e dopo “tagliato”) che non ci sono fondi per la gestione postmortem delle 5 discariche utilizzate in passato dalla città prima di Mazzarrà Sant’Andrea, che siamo ultimi in Italia per raccolta differenziata, che c’è un abbandono totale dei rifiuti speciali tra le strade come l’amianto dove la legge prevede pure l’arresto. L’assessore chiederà, oltre ai vigili urbani, anche l’ausilio di carabinieri, polzia stradale, Finanza e Forestale per reprimere gli abusi ambientali e la collocazione di rifiuti speciali nonostante il numero verde della MessinAmbiente a cui chiamare.

Annunciato tra settembre e ottobre l’avvio del “porta a porta” ma non in tutta la città anche se la MessinAmbiente è un ente strutturato per portare i rifiuti in discarica. Sarà creata una pagina facebook e una su youtube con i video di coloro che lasciano per strada di tutto, sarà allestito un sito del Decoro Urbano. Sul totale dell’ammontare del debito per la gestione complessiva dei rifiuti Ialacqua ha sottolineato che la cifra è molto più elevata di quella indicata nel Piano di Rientro tra Comune e Ato3 e si aggira sui 60 milioni di euro.

Il sindaco Accorinti è intervenuto sul finale: “Chi accusa noi che siamo arrivati oggi è superficiale, la colpa non è nostra, come ripeto sempre serve uno scatto culturale per cambiare le cose, lavoreremo moltissimo nelle scuole, l’unica salvezza è trasformare le aree militare in parchi, a Bologna lo hanno fatto, ci riusciremo anche noi, dobbiamo cambiare noi cittadini prima di pretendere e vedrete che tutti faranno il loro dovere”. La polizia municipale ha ricordato che sono operativi i servizi per la segnalazione delle carcasse di veicoli e di rifiuti accumulati in discariche abusive. I cittadini, per l’eliminazione delle carcasse, possono rivolgersi alla sede del III Quartiere, in via Vallore, a Camaro, telefono e fax n. 0906406883 o 090771000, indirizzo e-mail rimozionecarcassepm@comune.messina.it, dove opera il settore competente. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web dedicata, all’indirizzo http: www.comune.messina.it/il-comune/polizia-municipale/ con le modalità di accesso al servizio alla voce” Rimozione carcasse di veicoli”. Per le segnalazioni riguardanti l’abbandono di rifiuti ingombranti, il deposito in discariche abusive o al di fuori degli orari consentiti (18 – 22) e situazioni di degrado in genere, ci si può rivolgere al Nucleo Decoro Urbano, gli uffici sono situati in via Saro Leonardi, complesso La Stella, Conca d’Oro Annunziata, telefono 090355588 e fax 090358794, indirizzo e-mail: arredourbanopm@comune.messina.it. @Acaffo

 

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