Il Sindaco di Furnari richiama ancora l’attenzione delle Istituzioni sulla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea opponendosi al progetto di completamento di un impianto di percolato, presentato dalla Tirreno-Ambiente S.p.A., nella discarica. «In tale atto — spiega il sindaco di Furnari, Mario Foti — è stata rappresentata anche la mancata esecuzione delle due sentenze del Tar Catania che hanno statuito l’illegittimità dei provvedimenti autorizzatori in danno della comunità furnarese, il cui centro dista appena trecento metri circa dall’invaso». Il sindaco ha fatto appello alle competenti Procure della Repubblica di Messina, Palermo e Barcellona per valutare se nella vicenda che riguarda la gestione del percolato della discarica di Mazzarrà e, più in generale, la gestione dei rifiuti e le relative autorizzazioni, «ci siano state — dice — eventuali omissioni, reati ambientali ai danni dell’ecosistema idrico, fluviale e marino e delle popolazioni che vivono nel territorio, con particolare riferimento alla comunità furnarese». Nell’opposizione il Sindaco di Furnari ha rappresentato la gravità della situazione e il pericolo alla salute della propria cittadinanza, considerato che la discarica di Mazzarà produce un ingente quantitativo di percolato sul cui regolare smaltimento — evidenzia Foti — sussistono molti dubbi. Il pericolo più grande è costituito dalla presenza della discarica in una riserva idrica protetta, nella quale a circa trecento metri si trovano pozzi di contrada Lacco, utilizzati dal Comune di Furnari per il consumo umano.
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