I cittadini virtuosi che effettueranno la raccolta differenziata, conferendo i rifiuti nelle apposite isole ecologiche, avrebbero beneficiato di uno sconto sulla Tari. Questo era quanto prevedeva il regolamento varato dal Consiglio Comunale per incentivare uno smaltimento dell’immondizia in linea con le altre città italiane ed europee. La città ha accolto l’invito e 27mila utenti hanno conferito i rifiuti nelle isole ecologiche. Aree che ben presto si sono però rivelate insufficienti per ottimizzare il servizio poiché sprovviste anche delle più basilari apparecchiature informatiche.
Una lacuna che l’amministrazione comunale si era detta intenzionata a colmare, eppure nulla finora e cambiato. Come sostiene il consigliere comunale Piero Adamo ciò ha provocato un intoppo alla gestione della scontistica da applicare ai cittadini. “Nelle isole ecologiche non è stata fatta alcuna informatizzazione – precisa Adamo – e pertanto i dati della differenziata di ciascun cittadino, scritti su fogli di carta, sono pervenuti in modo irregolare ed inesatto al Dipartimento Tributi che non ne ha potuto tenere conto nell’emissione della bolletta”.
Il danno è grave. Solo 6.000 utenze delle 27.000 sopra richiamate – precisa l’esponente di SiAmo Messina – hanno raggiunto (o meglio avrebbero raggiunto) i requisiti per l’applicazione della riduzione/incentivazione prevista dal regolamento. Nnumerosi cittadini stanno protestando poiché, anche attraverso le ricevute in loro possesso, possono dimostrare di avere raggiunto i quantitativi di differenziata prefissati”.
E oltre al danno arriva pure la beffa. Per ovviare al problema l’amministrazione comunale ha costretto i cittadini ad un tortuoso iter burocratico sul quale Piero Adamo nutre forti perplessità. “I cittadini dovranno recarsi negli uffici di Messinambiente (via Dogali o via Salandra) muniti degli scontrini a suo tempo rilasciati all’isola ecologica (sperando che non si siano sbiaditi e che siano ancora in loro possesso), dove gli impiegati rilasceranno su un banale foglio di carta privo di alcun valore certificativo, la posizione del singolo utente. 0ttenuto il foglietto – precisa Adamo – l’utente deve recarsi presso il dipartimento Tributi dove, dopo aver fatto l’ennesima fila, non riceverà l’agevolazione a cui aveva diritto ma semplicemente un bonus, l’impegno cioè dell’Amministrazione comunale a tenere conto dello sgravio nella successiva bolletta (con buona pace di legge e regolamenti e con l’incognita di trasferimenti, modifica di nucleo familiare, e soprattutto con la speranza di esserci anche l’anno prossimo”.
A questo punto Adamo interroga il sindaco Accorinti affinché intervenga “in primis su Messinambiente spa, per riorganizzare l’intero processo amministrativo nel rispetto del regolamento a suo tempo emanato e del buon senso chiedendo, altresì, di creare da subito un ufficio unico dove il cittadino possa trovare veloce ed immediata risposta rispetto alla questione in oggetto”.
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