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Deragliamento tram a Messina, i sindacati: «Deragliano i proclami aziendali di rilancio del servizio»

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Sabato 29 ottobre il deragliamento di una vettura del tram di Messina al capolinea dello Zir, immediata la replica dell’ATM, che ha spiegato le dinamiche dell’incidente. Non è tardata neanche la replica dei sindacati, Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa, che attaccano l’Azienda sullo stato del servizio tranviario: «Deraglia la propaganda aziendale oltre che le vetture, mentre il Presidente Campagna cerca col silenzio di nascondere le incompiute sotto il tappeto» scrivono in una nota.

È successo intorno alle 21.00 di sabato scorso, durante una manovra di inversione del senso di marcia, una vettura del tram è deragliata al capolinea sud di Messina. Dopo le spiegazioni fornite dall’ATM, arriva la replica dei sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa, che attaccano duramente la Partecipata e chiedono sulle attività di manutenzione.

Deragliamento tram a Messina. L’ATM: «Vettura perfettamente funzionante»

Con una nota inviata domenica 30 ottobre 2023, l’ATM spiega l’accaduto: «Il deragliamento del tram – scrivono dall’Azienda Trasporti di Messina – che si è verificato ieri sera intorno alle 21.00 (di sabato 28 ottobre, ndr) al capolinea Zir non ha avuto alcun tipo di conseguenza. In quel momento a bordo c’era soltanto l’autista, che stava eseguendo le operazioni tecniche di scambio per invertire il senso di marcia. Il tram aveva appena terminato la corsa direzione nord sud e doveva effettuare quello che in gergo tecnico viene appunto definito “scambio” per immettersi nei binari della tranvia direzione sud nord. L’accaduto si è verificato perché uno scambio posizionato al capolinea Zir è rimasto aperto di pochi millimetri e, mentre il primo e il terzo carrello non hanno avuto problemi, il carrello centrale (cosiddetto carrozzino, in quanto il più leggero) è uscito fuori dai binari».

«La vettura in questione – prosegue l’ATM – non ha subito alcun tipo di danno ed è perfettamente funzionante. Proprio ieri mattina (sabato 28 ottobre, ndr) erano stati ripuliti tutti i punti di scambio, come avviene periodicamente per garantire la massima sicurezza durante le operazioni tecniche per l’inversione del senso di marcia del tram».

Fit Uilt Orsa: «Campagna nasconde le incompiute sotto il tappeto»

A replicare all’ATM Spa sono Letterio D’Amico, Michele Barresi e Mariano Massaro, segretario dei sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa: «Deragliano le vetture del tram al capolinea di Gazzi e secondo la mesta replica dell’azienda non c’è notizia perché a bordo non vi erano passeggeri ma solo il conducente».

«Non entriamo nel merito dell’incidente occorso alla vettura – proseguono –, restiamo invece basiti di fronte allo stato del servizio a cui da tempo si assiste dopo anni di gestione Campagna che hanno di fatto mantenuto il tram, da fulcro della mobilità cittadina, secondo quelli che sono i progetti del PUMS, ancora oggi elemento marginale e pressoché inaffidabile del trasporto urbano messinese. Nella propaganda aziendale, passate le inaugurazioni natalizie in pompa magna degli anni scorsi, delle prime “nuove” livree rosse fiammanti è calato mestamente il silenzio come se si volesse nascondere l’evidente fallimento sui progetti di rilancio pubblicizzato per il servizio su ferro cittadino».

«Le richieste di chiarimenti – aggiungono D’Amico, Barresi e Massaro – sulle attività di manutenzione delle vetture, avanzati da tempo dai sindacati, ed affidate da Atm Spa con un appalto da 6 milioni e mezzo di euro ad una ditta esterna, sono rimaste inascoltate, alla faccia della trasparenza dell’azienda pubblica, ma parla chiaro un servizio inadeguato all’utenza, capace di mettere quotidianamente in linea ancora solo 4 vetture, spesso costrette a rientrare in deposito come accadeva prima della “cura” Campagna. Nessuna notizia inoltre sulla ristrutturazione della linea dove, con oltre 20 milioni di euro e fiumi di meravigliosi rendering, la propaganda sembrava avesse messo a nuovo anche l’obsoleta rete ferrata. Deraglia quindi la propaganda aziendale oltre che le vetture – concludono i sindacati – mentre il Presidente Campagna cerca col silenzio di nascondere le incompiute sotto il tappeto».

 

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