La Commissione Sanità dell’Ars ha dato parere favorevole alla decadenza del direttore generale dell’ASP di Messina, Paolo La Paglia, ma con un unico voto. Il resto dell’Aula si è astenuto. Il parere non è comunque vincolante e adesso la decisione passa nelle mani del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, assente alla Seduta.
Un voto favorevole e 9 astensioni: si è conclusa così in Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana la votazione sulla decadenza del direttore generale dell’ASP di Messina, passato sotto la lente d’ingrandimento della Regione nel corso dell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza covid da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale. L’unico a votare sì è stato Pino Galluzzo, di DiventeràBellissima. Cosa succede adesso? Adesso occorre aspettare la scelta di Nello Musumeci, che avrà 30 giorni per decidere. La sospensione di Paolo La Paglia dall’ASP di Messina è stata comunque prorogata per un altro mese.
A commentare la Seduta, il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca: «Il voto odierno sulla decadenza del direttore generale dell’Asp di Messina, La Paglia, ha certificato in maniera inequivocabile la solitudine del presidente Musumeci, che, assieme all’assessore Razza, ha letteralmente abbandonato la città dello Stretto».
«La decadenza – prosegue De Luca – è passata con l’unico voto a favore espresso, con l’intera commissione astenutasi per dare un forte segnale di disapprovazione in merito alla gestione dell’emergenza Covid targata Razza-Musumeci. Se la commissione Sanità o le opposizioni avessero voluto salvare politicamente La Paglia sarebbe stato sufficiente esprimere 1 o 2 voti contrari al parere o più semplicemente abbandonare i lavori facendo cadere il numero legale, ma non era questo l’obiettivo e persino i deputati di centrodestra hanno deciso di astenersi per dare un segnale a Musumeci».
«Anche questa volta – continua De Luca – Musumeci ha preferito non presentarsi in commissione per illustrare le motivazioni che lo hanno portato a promuovere la decadenza del dirigente. La Commissione, con l’astensione generale, ha di fatto evidenziato che le responsabilità circa la cattiva gestione dell’emergenza è da ascrivere interamente all’intera amministrazione regionale oltre che dell’Asp messinese e soprattutto è da attribuire a chi nominato i dirigenti e non ha vigilato sul loro operato. Nel corso della Seduta è stato evidenziato come la gestione della crisi sanitaria sia stata fallimentare in tutta l’Isola e quindi Musumeci avrebbe dovuto rimuovere tutti o quasi i dirigenti generali delle Asp siciliane e anche i commissari Covid nominati dal suo governo».
(479)