Dal Ministero dell’Ambiente arriveranno nuovi fondi per i siti Unesco di interesse naturalistico e nei parchi nazionali. Un’opportunità per la valorizzazione il patrimonio ambientale della Sicilia. L’obiettivo è la riduzione delle emissioni e anche la mobilità green.
«Anche le Isole Eolie, i comuni dell’Etna e Pantelleria – dice la senatrice messinese Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle (M5S) – possono accedere a questi importanti finanziamenti e mi auguro che venga colta questa occasione». Si tratta di risorse per un totale di 75 milioni di euro per il triennio 2021-2023.
Fondi per valorizzare i siti dell’Unesco della Sicilia
In coerenza con le raccomandazioni con l’Unesco rispetto alle pressioni antropiche su aree riconosciute per il loro valore naturalistico e per l’equilibrio tra uomo e ambiente, il Ministero dell’Ambiente erogherà – entro febbraio – risorse economiche pari a 75 milioni di euro per l’adattamento ai cambiamenti climatici nei siti Unesco d’interesse naturalistico e nei parchi nazionali.
Nel dettaglio:
- 15 milioni di euro sono destinati all’esercizio finanziario 2021 quale quota di anticipo;
- 37 milioni e mezzo all’esercizio finanziario 2022 come avanzamento lavori:
- 22 milioni e mezzo per il 2023 in qualità di quota a saldo.
«Dopo i programmi Parchi per il clima e Aree marine protette per il clima – ha detto il Ministro Sergio Costa – con i quali abbiamo destinato oltre cento milioni di euro per progetti improntati alla sostenibilità nei parchi nazionali e nelle aree marine protette, abbiamo voluto assegnare settantacinque milioni di euro ai siti Unesco d’interesse naturalistico, come le Dolomiti, le Isole Eolie, il Delta del Po.
Puntare sulla riduzione delle emissioni, la gestione forestale sostenibile, la mobilità green anche in questi scrigni naturalistici significa valorizzare ancora di più i territori e chi ci vive e lavora. Un altro tassello significativo insieme alla recente istituzione dei caschi verdi per l’ambiente, una task force di esperti qualificati già al lavoro nelle aree protette e nei territori italiani riconosciuti in ambito internazionale».
I siti dell’Unesco dell’Isola
In Sicilia, insieme ai patrimoni culturali, esistono anche diversi patrimoni naturalistici siti dell’Unesco, che potrebbero essere valorizzati grazie ai nuovi fondi in arrivo. Nello specifico si tratta di:
- Parco Archeologico di Agrigento (Valle dei Templi);
- Isole Eolie;
- Monte Etna;
- Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
«I siti siciliani Unesco di interesse naturalistico – ha aggiunto la Floridia – quali ad esempio le Isole Eolie, i comuni dell’Etna e Pantelleria, hanno quindi una grande opportunità per effettuare interventi per l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico degli enti locali che rientrano in questi territori, per la realizzazione di impianti di piccola dimensione di produzione di energia da fonti rinnovabili e di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile e di mezzi e strutture per il monitoraggio, il controllo e il contrasto dell’inquinamento».
Nel corso del mese di febbraio verrà predisposto il bando al quale i comuni aventi diritto potranno fare riferimento e preparare i progetti.
A questo link il programma completo del Ministero dell’Ambiente.
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