Rendere le spiagge libere accessibili e dotarle di tutti gli strumenti per contrastare la diffusione del coronavirus, dai kit per la sanificazione ai segnaposto: è questo l’obiettivo del finanziamento di 2,5 milioni di euro previsto dalla Regione per 126 comuni della Sicilia per l’estate 2020.
L’idea nasce da una proposta degli assessorati all’Ambiente e alla Salute della Regione Siciliana, prevede la collaborazione dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Sicilia e sarà finanziata da fondi della Protezione Civile siciliana.
Così molte delle spiagge dell’Isola cambieranno look in ragione della necessità di mantenere, anche nei momenti di relax, le misure di sicurezza per il contenimento del covid-19. Lungo i litorali siciliani prenderanno posto, quindi, kit per la sanificazione, cartelloni informativi sulle norme di comportamento da tenere per evitare eventuali contagi e segnaposto per il distanziamento sociale.
Ma non solo. Il finanziamento prevede anche la realizzazione di percorsi accessibili per l’ingresso in spiaggia delle persone con disabilità, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e un implemento dei controlli della Polizia locale mediante un fondo che verrà destinato all’integrazione oraria. In tutto questo, è previsto anche coinvolgimento attivo dei volontari del dipartimento regionale. Inoltre, laddove sono presenti addetti all’assistenza dei bagnanti, questi verranno riforniti di dispositivi di protezione individuale, come le mascherine.
A commentare la misura è l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro: «Impegno preso e mantenuto – dichiara – anche con riferimento al contributo economico ai Comuni costieri della Sicilia per la gestione delle spiagge libere in tempo di Covid. Abbiamo operato con l’Anci regionale, consapevoli della centralità del ruolo della Regione e della serietà delle azioni che ha portato e continuare a portare avanti il governo Musumeci nell’interesse esclusivo dei siciliani».
Gli fa eco l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: «Appena tre mesi fa, in pieno lockdown, immaginare una stagione balneare era ambizioso, se non addirittura impossibile. Oggi – afferma –, grazie alle misure di contrasto al virus adottate dal presidente Musumeci, la Sicilia viene percepita come un territorio sicuro, ma occorre sempre mantenere alta la guardia per non vanificare quanto fatto da tutti nei momenti più difficili dell’emergenza. Questo progetto completa, di fatto, il percorso avviato con il protocollo turistico-sanitario Sicilia SiCura, puntando a una accessibilità alle spiagge libere che deve essere comunque associata al rispetto delle regole».
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