E’ stata inaugurata questa mattina la mostra di uniformi e cimeli storici sul tema “Dalla grande guerra alle missioni di pace” nell’ambito del convegno “L’Italia dalla Grande Guerra al primo dopoguerra. Permanenze/Trasformazioni” che si è aperto questa mattina presso l’Ateneo di Messina.
Il convegno è stato introdotto dal Prof. Luigi Chiara, alla presenza del Rettore, Prof. Salvatore Cuzzocrea, del Comandante della Brigata meccanizzata Aosta, Generale B. Bruno Pisciotta e del Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche, Prof. Mario Calogero.
La prima guerra mondiale rappresenta uno degli eventi di maggior rilievo della storia del XX secolo. Subito dopo la firma degli
armistizi e l’avvio delle trattative di pace – di cui quest’anno peraltro ricorre il centenario – , si apre una fase nuova della storia novecentesca in cui è comunque possibile individuare elementi di continuità e/o discontinuità con il passato. In tale cornice, l’Università di Messina propone una riflessione di tipo interdisciplinare sul primo dopoguerra che sottolinei tali elementi.
«Quella di oggi – ha detto il prof. Chiara – vuole essere una giornata di riflessione, a carattere interdisciplinare, per aiutare a comprendere il primo dopoguerra italiano e la gestione della pace. Si è trattato di un momento complesso per l’Italia. Eventi come questo sono importanti anche per sottolineare l’importanza di un mondo senza guerra. Le dinamiche odierne fanno sì che il nostro Esercito sia in vari Paesi per aiutare nella gestione della pace».
Il Rettore ha sottolineato l’importanza del momento, in occasione della quale per la prima volta si è svolta le cerimonia solenne
dell’Alzabandiera nel cortile dell’Ateneo di Messina.
«Le situazioni emergenziali post-conflitto contribuiscono ad unire le istituzioni e a compattarle con la popolazione. L’esercito italiano e la Brigata Aosta sono portatori di grandi valori sociali, agiscono per la collettività e la sinergia con l’Ateneo e le altre istituzioni è per noi davvero importante» – ha spiegato il Generale Pisciotta.
«Voglio dare il mio particolare benvenuto – ha aggiunto il prof. Calogero – agli studenti, perché queste rappresentano formidabili
occasioni per permettere loro di approfondire e verificare le conoscenze acquisite nei propri percorsi di studio. Un tema importante come quello del dopoguerra mi fa, inoltre, pensare ai vostri colleghi universitari, ricordati vicino all’ingresso, che hanno abbandonato le aule per partecipare alla grande guerra e che hanno perso la vita per riportare la pace».
Il convegno proseguirà fino a venerdì 5 aprile con gli interventi di numerosi docenti che ripercorreranno le tappe di quel periodo storico. Anche la mostra, esposta a cura della Brigata Aosta, resterà nell’atrio dell’Ateneo fino al 5 aprile.
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