Crisi idrica nel Quartiere Lombardo, Gioveni: «Soluzione pensata nel 2017, è stata adottata?»

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Ancora una crisi idrica nel Quartiere Lombardo di Messina, rimasto senz’acqua per tre giorni. Ieri l’arrivo dell’autobotte dell’AMAM. A segnalare la questione è il consigliere comunale, Libero Gioveni, che chiede quali soluzioni l’azienda abbia intenzione di impiegare per la zona: «Si è adottata la soluzione infrastrutturale pensata 5 anni fa?».

Nel constatare i disagi riscontrati nei giorni scorsi al Quartiere Lombardo, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Libero Gioveni, ricorda una soluzione prospettata nel 2017 proprio per evitare crisi idriche nella zona. In sostanza, si tratterebbe di utilizzare una diversa fonte di approvvigionamento, più vicina. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

«Gli ultimi recenti disagi – scrive Gioveni in una nota – agli esasperati utenti di questa centralissima zona della città mi spingono a ricordare che era stata pensata nel 2017 una soluzione tecnica della quale personalmente non ho avuto più notizie e che quindi non so se sia stata adottata».

«In pratica – spiega – i vertici aziendali di quel periodo ritenevano che la penuria d’acqua e la scarsa pressione presenti nel Quartiere Lombardo si potevano fronteggiare e risolvere spostando la principale fonte di approvvigionamento costituita dal lontanissimo serbatoio Mangialupi al pozzo D’Arrigo ubicato nei pressi dell’ospedale Piemonte, realizzando anche un bypass con una condotta di 150 metri che partendo dalla casa circondariale di Gazzi si sarebbe dovuto allacciare alla vecchia condotta che era stata disattivata durante i lavori di realizzazione della tranvia fra il 1998 ed il 2003».

«Sarebbe pertanto auspicabile – conclude Libero Gioveni – non avendo personalmente contezza se questi interventi siano stati realizzati o meno, qualora non lo fossero, sapere se si ha la volontà di farlo, magari con i fondi del Masterplan, per risolvere definitivamente una crisi idrica a centinaia di famiglie che nel 2022 non può più essere tollerata».

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