In Sicilia chi è guarito dal covid-19 potrà donare plasma iperimmune in tutti i centri trasfusionali della rete sanitaria regionale. A deciderlo è stato l’Assessorato regionale alla Salute, dopo un confronto con il Centro nazionale sangue.
In realtà a Messina questa possibilità era già offerta dall’Ospedale Papardo, inserito – insieme ai Policlinici di Palermo e Catania, alle Asp di Ragusa, Trapani e Caltanissetta e alle Aziende ospedaliere Garibaldi (Catania) e Villa Sofia-Cervello (Palermo) – tra i centri del progetto Tsunami, attivato la scorsa primavera proprio per raccogliere plasma iperimmune e condurre studi sulla sua efficacia nel trattare i pazienti affetti da coronavirus.
A commentare la notizia e i dati sulle donazioni, il presidente della Regione Nello Musumeci: «Stiamo assistendo a una straordinaria partecipazione dei siciliani alla donazione del plasma iperimmune per aiutare chi è ancora affetto da Covid-19. È uno dei processi in atto per tentare di combattere questo nemico invisibile. Noi ci siamo mossi già in primavera aderendo al progetto nazionale e adesso allarghiamo ulteriormente la capacità di raccolta. Sinceramente non sono sorpreso dalla risposta dei cittadini perché, come sempre, quando necessario, la Sicilia è presente».
Per donare plasma iperimmune è necessario essere guariti dal covid-19 da almeno 14 giorni. La negatività del donatore deve essere comprovata da un tampone molecolare già effettuato. Il plasma per poter essere utilizzato deve avere una massiccia presenza di anticorpi neutralizzanti: il titolo infatti dovrà risultare – sulla base degli opportuni “test di neutralizzazione” – superiore a 1:160.
Qui i dettagli su come dare il proprio contributo alla raccolta all’Ospedale Papardo.
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