Venerdì 9 luglio vaccini anti-covid per i membri della comunità islamica di Messina. L’iniziativa, organizzata dall’ASP, è stata richiesta dal presidente Mohamed Refaat al commissario per l’emergenza, Alberto Firenze. Le somministrazioni saranno eseguite nella sede del Centro Islamico di Villa Garufi. «La vaccinazione – sottolineano dalla comunità islamica – è l’arma vincente nei confronti del coronavirus».
Dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di venerdì 9 luglio, quindi, gli appartenenti alla comunità islamica di Messina potranno recarsi presso la sede del Centro Islamico di Messina, a Villa Garufi, per sottoporsi al vaccino anti-covid, senza bisogno di prenotazione.
Soddisfatto dell’iniziativa, il Commissario per l’Emergenza Covid-19 di Messina, Alberto Firenze: «Abbiamo notato – sottolinea – da parte della comunità islamica, che da oltre 20 anni è presente a Messina, una forte richiesta per la vaccinazione che abbiamo immediatamente soddisfatto. Ci recheremo venerdì 9 luglio nel loro Centro per inoculare i vaccini. Da parte loro registriamo un importante gesto culturale e sociale, che indica una perfetta integrazione nella nostra società ed è un segno di grande rispetto per gli altri. Da parte dell’Ufficio commissariale c’è la massima disponibilità a collaborare con tutte tutte le comunità religiose, gli appartenenti a qualsiasi etnia o credo, affinché si possa velocemente incentivare la campagna di vaccinazione, nella direzione già indicata anche dall’assessorato regionale».
A commentare, la comunità islamica, che evidenzia: «La vaccinazione è l’arma vincente nei confronti del Covid-19, anche se spesso strutturato sulla paura dell’ignoto, sulla sfiducia nelle istituzioni, sul sospetto verso gli esperti ed è amplificato dal veleno della disinformazione. Siamo convinti dell’assoluta sicurezza, affidabilità ed efficacia dei vaccini e quindi della indispensabilità del loro impiego».
«La scelta di effettuare un “vaccino day” – prosegue – all’interno della Centro Islamico, sarà l’occasione giusta per distogliere ogni dubbio ed incertezza. La conoscenza paga, la fiducia ci deve accompagnare sempre, i problemi si affrontano, le soluzioni si trovano, ed oggi la soluzione è questa: aprire le porte della moschea per poter offrire a tutti il vaccino della salute. Vaccinarsi è un dovere civico, oltre che un obbligo morale. D’altronde “Chi salva il prossimo, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità”».
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