Foto dell'ospedale Policlinico di Messina

Covid e posti letto di terapia intensiva: i chiarimenti del Policlinico di Messina

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Attualmente al Policlinico “G. Martino” di Messina risultano occupati 14 dei 24 posti letto di terapia intensiva destinati ai pazienti covid-19. E in tutte le fasi dell’epidemia, il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva covid non ha mai superato il 50%. Ad affermarlo, la direzione aziendale dell’Ospedale universitario che, dopo le polemiche delle scorse ore, ha inviato una nota con l’obiettivo di fare chiarezza sulla situazione attuale.

Pubblichiamo, di seguito, la nota integrale del Policlinico “G. Martino” di Messina:

«Da giorni assistiamo alla diffusione di notizie sulla disponibilità di posti letto presso l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina, destinati a pazienti COVID-19. Senza volere in alcun modo entrare in dibattiti di carattere politico, che sicuramente non ci competono, l’Azienda ritiene doveroso precisare alcuni aspetti fondamentali, al fine di evitare che venga ingenerato inutilmente e colpevolmente panico nella cittadinanza.

Innanzitutto, fino a poche ore fa sembrava dominante l’idea secondo cui, esaurita la dotazione di 12 posti di terapia intensiva, il Policlinico “G. Martino””non avrebbe potuto accogliere altri pazienti COVID, che necessitavano di cure intensive. La nostra Azienda aveva già accolto la richiesta degli organi regionali, incrementando rapidamente i posti di terapia intensiva COVID sino a 24, tant’è che ad oggi risultano ricoverati in terapia intensiva 14 pazienti affetti da COVID-19.

Negli articoli di stampa si ipotizza e suppone che i 12 posti di terapia intensiva allestiti al Padiglione C non siano a norma. Tale supposizione è smentita dai fatti, visto che – proprio perché assolutamente a norma – sono stati utilizzati durante il mese di ottobre, nella prima parte della ripresa dell’epidemia. In atto l’avvio dei lavori di realizzazione negli stessi locali degli interventi previsti dalla normativa nazionale e gestiti direttamente dal Soggetto Attuatore del Commissario Delegato, (ampliamento da 12 a 16 e modifiche agli impianti per gestire un numero più elevato di posti), li ha resi di fatto temporaneamente inutilizzabili, richiedendo scelte alternative per fronteggiare l’attuale fase epidemica.

L’Azienda ha immediatamente e tempestivamente adottato un piano alternativo trasferendo i pazienti COVID dal Pad. C al Pad. E e riservando ai pazienti no COVID altri posti di terapia intensiva in altre aree.
Ma è anche il caso di puntualizzare che, finora, in tutte le fasi dell’epidemia, il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva destinati all’assistenza di pazienti COVID in media non ha superato il 50%.

La ridda di numeri e cifre che continuiamo a leggere, poi, non tiene conto di un aspetto fondamentale. Il Policlinico “G. Martino”, così come tutte le aziende siciliane, ha ricevuto disposizioni dall’Assessorato Regionale alla Salute, che ha chiesto di adeguarsi a un piano dei posti letto destinati all’emergenza COVID. I numeri di quel piano sono l’unico riferimento ufficiale. È bene puntualizzare, però, che la strategia scelta dalle istituzioni regionali prevede l’attivazione dei vari posti letto secondo uno schema modulare: nel momento in cui, cioè, ci si avvicina alla saturazione di una prima dotazione, le aziende passano allo step successivo.

La programmazione regionale per step incrementali, consentirà a tutte le Aziende di assicurare sia l’assistenza ai pazienti COVID sia tutte le altre prestazioni sanitarie no COVID. In atto lo scenario è differente rispetto a quello che abbiamo affrontato in occasione della prima ondata epidemica, poiché stiamo assicurando tutte le prestazioni no COVID ai cittadini, fino a nuova eventuale disposizione. È fondamentale, quindi, ragionare in termini di risorse disponibili e attivabili. Fermo restando che l’organizzazione dei servizi deve indispensabilmente passare dalla necessità di gestire al meglio il personale.

Per quanto concerne una presunta mancanza di programmazione, infine, va ricordato che solo in data 9 ottobre, in piena fase di forte ripresa dell’emergenza, il Commissario Straordinario Nazionale per l’emergenza COVID ha delegato il Presidente della Regione, che si è attivato, delegando a sua volta per gli aspetti realizzativi, per la ricognizione e l’esecuzione degli interventi previsti un soggetto attuatore. Nonostante ciò, l’Azienda ha comunque provveduto costantemente a dare risposte al territorio, operando sul fronte COVID-19 anche nella fase in cui la prima ondata appariva esaurita. Lo ha fatto grazie alle proprie strutture e senza mai, mai negare assistenza a pazienti COVID e no-COVID.

Dal quadro che si è rappresentato nessuna responsabilità può essere ascritta alla Direzione Aziendale ed appare alquanto ingiustificato il tentativo di alimentare timori e preoccupazioni nel libero cittadino su una presunta mancanza di posti letto.

Ciò detto, ci preme ancora una volta evidenziare come tutti i professionisti del Policlinico di Messina, di qualsiasi area di competenza, al pari di quelli di tutte le altre aziende sanitarie dell’area metropolitana, continueranno a operare – come hanno sempre fatto – per garantire piena assistenza all’utenza, anche a fronte dell’aggravarsi dell’emergenza, con i fatti e in prima linea, al di là di polemiche e allarmismi di cui la cittadinanza, in un momento delicatissimo qual è quello attuale, non ha certo bisogno».

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