Il Premier Giuseppe Conte torna a parlare alla Nazione e lo fa in una conferenza stampa appena trasmessa in diretta su Facebook e in tv, in cui ha annunciato che le misure adottate per contrastare la diffusione del coronavirus continueranno ancora per due settimane, fino al 13 aprile.
La notizia della proroga delle restrizioni adottate dal Governo circolava già da qualche giorno e si è resa necessaria, spiega Conte perchè «stiamo attraversando la fase acuta dell’emergenza. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto e di risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti. Si iniziano a vedere gli effetti delle misure restrittive fin qui adottate ma ho appena firmato il nuovo dpcm che proroga l’attuale regime delle misure fino al 13 aprile. Ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo ma se smettessimo di rispettare le regole, tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani. Saremmo costretti a partire di nuovo. Invito tutti a continuare a rispettare le misure. C’è una sparuta minoranza che non rispetta le regole, abbiamo disposto sanzioni molto severe e lo abbiamo fatto perchè non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni possa recare un danno nei confronti di tutti».
Attività commerciali e spostamenti
Il nuovo dpcm prevede il prolungamento delle misure per prevenire la diffusione del coronavirus fino al 13 aprile. Confermata, quindi, la chiusura di tutte le attività produttive industriali e commerciali non essenziali. Rimangono attive anche le limitazioni sugli spostamenti individuali adottate con il dpcm del 23 marzo, che vieta a tutti di «trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Per altre due settimane, quindi, non ci si può spostare dal comune in cui ci si trova se non per le motivazioni sopra citate.
Rimangono aperte, oltre a supermercati, panifici e simili, le edicole, le tabaccherie, le Poste, le banche e in generale i servizi finanziari e assicurativi, così come tutte le fabbriche di prodotti sanitari, farmaci e beni di prima necessità.
La Novità: stop agli allenamenti per gli atleti
«L’unica novità che abbiamo introdotto riguarda le sedute di allenamento degli atleti. Sospendiamo anche le sedute di allenamento onde evitare che alcune società sportive possano pretendere l’esecuzione della “prestazione sportiva” anche semplicemente nella forma di un allenamento. Non sono quindi più consentite le sedute di allenamento, tanto più collettive. Gli atleti potranno allenarsi in forma individuale».
Quando entrerà in vigore il nuovo dpcm
Il decreto presentato questa sera in conferenza stampa da Giuseppe Conte entrerà in vigore sabato 4 aprile, subito dopo la scadenza dei passati provvedimenti. Gli italiani dovranno trascorrere sia Pasqua che Pasquetta in casa.
Conte, però, inizia a parlare anche del dopo emergenza. «Nelle prossime due settimane inizieremo a programmare un allentamento delle misure, che non posso dirvi partirà il 14 aprile». La speranza, naturalmente, è quella di arrivare il prima possibile alla «fase 2, quella di convivenza col coronavirus e adottare misure che portino all’allentamento e alla fase 3 che prevede il rilancio delle attività e della nostra vita sociale» ha concluso il Premier.
Il nuovo dpcm rappresenta, quindi, un chiaro segnale che da Nord a Sud non è ancora possibile abbassare la guardia e che rimanere a casa resta la regola numero 1 per prevenire la diffusione del coronavirus.
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