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Coronavirus in Sicilia. Razza: «Errati i dati diffusi da Roma». Cosa dice la Regione

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Si è generata po’ di confusione in Sicilia per quel che riguarda il numero di contagi del coronavirus. Se il sito del Ministero della Salute indica, alle ore 18.00 del 1° marzo 9 casi positivi, la Regione Siciliana smentisce e fa scendere il numero a 7.

In particolare, in totale nell’Isola sono stati fatti 291 tamponi. Da Palermo si parla di 7 casi sospetti positivi ai primi test, poi inviati a Roma (uno dovrebbe essere trasferito in queste ore). Di questi, specificano dalla Regione: «I tamponi positivi validati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) restano 4, che è il numero delle persone contagiate dal coronavirus, due delle quali sono già guarite».

A dare qualche chiarimento, con una nota inviata nella serata di ieri, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza: «I dati sui casi positivi al coronavirus della Sicilia, diffusi poco fa (ieri, ndr) dalla Protezione civile nazionale, sono errati. Fino a oggi, la Regione ha trasferito a Roma sei campioni e un settimo, anch’esso sospetto positivo, sarà inviato domani (oggi, ndr). Ci viene riferito che nel calcolo fatto a Roma, probabilmente, sono stati sommati i casi positivi con quelli guariti».

«Abbiamo aderito alla richiesta di uniformare la comunicazione, affidando ogni informazione a livello centrale – conclude Razza senza risparmiare una frecciatina al Roma –, per questo auspico che si faccia maggiore attenzione, altrimenti torneremo a fare da soli».

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