Tocca anche ai Vigili del Fuoco di Messina sottoporsi ai tamponi rapidi per la diagnosi del coronavirus, in modalità drive in, eseguiti direttamente dai sanitari del Comando. «Il Comando Provinciale del Vigili del fuoco di Messina – si legge nella nota ufficiale – conferma, come di consueto, la professionalità degli operatori del soccorso con la loro immancabile presenza sul territorio, per la tutela e la salvaguardia di tutti».
Necessari i tamponi per chi deve tutelare la sicurezza dei cittadini. «È necessario che tutto il personale sia al top di forma ed efficienza fisica e, naturalmente, – continua la nota – negativo al coronavirus. Per garantire questa massima efficienza sono stati fatti e sono ancora in corso i tamponi rinofaringei rapidi in modalità drive-in, eseguiti dal sanitario del Comando. La procedura sottolinea l’importanza del soccorso, evidenziando che i Vigili del fuoco sono pronti ad affrontare ogni situazione di contatto con possibili positivi».
«Tutti gli interventi – conclude la nota – vengono effettuati secondo importanti procedure, da seguire per contatti stretti con soggetti potenzialmente positivi al Covid-19».
I Vigili del Fuoco ai tempi del coronavirus
Anche i Vigili del Fuoco – per applicare i provvedimenti nazionali – hanno istituito un Comitato Tecnico Scientifico, per azioni specifiche anticontagio Covid-19, che riguardano:
- gli interventi di soccorso tecnico urgente in cui possa avvenire il “contatto stretto” dei vigili del fuoco con altre persone da soccorrere;
- gli interventi di soccorso tecnico urgente in cui possa avvenire il “contatto stretto” dei vigili;
del fuoco con persone da soccorrere affette da COVID-19; - il trasferimento del personale a bordo degli automezzi;
- le misure di comportamento a carattere generale e la profilassi sanitaria.
Intanto in Italia
Se a Messina, i Vigili del Fuoco eseguono tamponi anti-coronavirus, in altre parti di Italia, alcuni comparti si trovano in stato di agitazione.
È il caso dei Vigili del Fuoco di Como che hanno annunciato uno stato di agitazione – il terzo dallo scoppio dell’emergenza – per una presunta mala gestione della situazione covid all’interno del comando.
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