Coronavirus. Cosa si potrà acquistare con la Messina Family Card e cosa no

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Si è messa in moto la macchina per l’attivazione della Messina Family Card. È online, insieme allo schema di convenzione per i commercianti, l‘elenco dei generi alimentari e dei beni di prima necessità cui si potrà accedere tramite i buoni spesa messi a disposizione dal Comune. I titolari delle attività commerciali possono richiedere l’inserimento nell’elenco di Palazzo Zanca. La misura, si ricorda, rientra tra i provvedimenti finalizzati a sostenere le famiglie in difficoltà economiche a causa dell’emergenza coronavirus.

Gli ultimi dettagli li ha forniti sabato l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore che ha spiegato quali saranno i beni cui si potrà accedere tramite i buoni spesa della Messina Family Card e cosa dovranno fare i titolari delle attività commerciali per stipulare l’apposita convenzione ed entrare nell’elenco del Comune di Messina tra i negozi che accettano i buoni spesa.

I commercianti possono già iniziare a candidarsi, ma per i cittadini ci vorrà ancora qualche giorno. A questo proposito, ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali, verrà ideato un tutorial apposito per aiutare tutti a comprendere meglio il funzionamento della Card.

Cosa si potrà comprare con la Messina Family Card

Innanzitutto, vediamo quali sono i beni acquistabili con la Messina Family Card, e quali no.

Con i buoni spesa del Comune di Messina si potranno acquistare presso i negozi convenzionati:

  • prodotti alimentari in generale e bevande analcoliche;
  • prodotti per l’infanzia;
  • prodotti alimentari e per l’igiene degli animali;
  • prodotti per la pulizia della casa e l’igiene personale (esclusi prodotti di cosmesi).

Non sarà possibile acquistare con la Messina Family Card, invece:

  • tabacchi;
  • alcolici;
  • giochi in denaro (scommesse, gratta e vinci, lotto ecc..);
  • ricariche telefoniche.

Per l’acquisto verranno utilizzati buoni in formato telematico, ma chi ha difficoltà potrà accedere a buoni cartacei.

Cosa devono fare i commercianti

I commercianti che vendano prodotti inclusi nell’elenco pubblicato sopra possono decidere di stipulare una convenzione con il Comune di Messina per rientrare nella lista degli esercizi che forniscono beni di prima necessità in cambio dei buoni spesa che verranno poi liquidati da Palazzo Zanca entro 30 giorni dal ricevimento dell’estratto conto prodotto dal sistema.

Requisiti per gli esercenti

Gli esercenti interessati devono dichiarare:

  • di essere iscritti alla Camera di Commercio per le seguenti tipologie di esercizi commerciali al dettaglio:
    • ipermercati;
    • supermercati;
    • discount di alimentari;
    • mini mercati;
    • botteghe;
    • altri esercizi non specializzati di alimentari;
    • prodotti surgelati;
  • che la ditta è attiva e si trova nel libero esercizio dei propri diritti;
  • l’insussistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 80;al D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.,
  • di disporre di un conto corrente dedicato.

Come funzionerà la Messina Family Card per i commercianti

Stando a quando spiegato nei giorni scorsi dall’assessore Alessandra Calafiore, tutto avverrà attraverso un’app: «che consentirà all’esercente di collegarsi e compilare i dati relativi all’attività commerciale e alla sua ubicazione. Attraverso un modello auto-compilante si potrà scaricare anche lo schema di convenzione in cui sono previsti i termini dell’accordo per il quale il commerciante accetta i buoni emessi dall’Amministrazione e che rientrano nella delibera del 31 marzo».

La convenzione, il cui schema è scaricabile a questo link, avrà durata fino al 31 maggio 2020.

L’esercizio commerciale dovrà accettare senza nessuna riserva il pagamento tramite buono spesa di prodotti alimentari e beni di prima necessità. Starà a lui verificare la validità del codice a barre del coupon (cartaceo o telematico). Il Comune di Messina provvederà poi, entro 30 giorni dal ricevimento dell’estratto conto prodotto dal sistema, a liquidare la somma dovuta al commerciante.

Lo schema di convenzione  può essere firmato anche digitalmente e allegato all’app stessa. Così, ha spiegato l’Assessore, si avrà anche la conferma dell’accreditamento.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

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