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Coronavirus. Cassa integrazione in deroga: c’è l’accordo per le aziende siciliane

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Via libera alla cassa integrazione in deroga (Cigd) per le aziende siciliane. L’annuncio arriva direttamente dalla Regione, a seguito dell’incontro con le parti sociali. Adesso, i datori di lavoro che hanno sospeso la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus, potranno richiedere la Cigd per i propri dipendenti.

A commentare il risultato raggiunto a seguito della videoconferenza convocata dall’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, con l’Inps, l’Anpal e i rappresentanti delle forze sociali, datoriali, del mondo delle professioni e del terzo settore più rappresentative, è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

«Un risultato soddisfacente – ha dichiarato il Governatore – che permette, grazie a procedure più semplificate e concertate con tutti gli interessati, di accelerare la corresponsione di un sostegno al reddito ai lavoratori sospesi e a rischio di espulsione dai processi produttivi a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Tra le novità più significative l’accesso alla Cassa integrazione degli operatori del Terzo settore».

Chi avrà accesso alla cassa integrazione in deroga?

Avranno accesso alla cassa integrazione in deroga – l’indennità pagata dall’INPS – i lavoratori subordinati (tra cui anche i pescatori delle acque interne) fatta esclusione per dirigenti e lavoratori domestici.

Per quel che riguarda i lavoratori del settore agricolo e del settore pesca, da Palermo arrivano alcuni chiarimenti: «Il trattamento di Cigd – spiegano dalla Regione Siciliana –, limitatamente ai lavoratori del settore agricolo per le ore di riduzione o sospensione delle attività, è equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola. Limitatamente ai lavoratori del settore pesca si farà riferimento alle ore non lavorate o alle giornate di mancata pesca. I periodi per i quali verrà richiesto il trattamento in deroga potranno essere anche non continuativi».

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