Dibattito pubblico sui diritti dell’infanzia e i problemi causati ai più giovani dalla pandemia, ma l’Amministrazione De Luca non partecipa all’incontro e organizza un evento ludico in piazza per i più piccoli, spendendo 4.270 euro: questa la denuncia del consigliere comunale del PD, Alessandro Russo, che bacchetta la Giunta per non aver preso parte al convegno organizzato dal Garante dell’Infanzia di Messina in occasione della Giornata mondiale del 20 novembre.
Sì, perché il 20 novembre era la Giornata Mondiale dell’Infanzia e per l’occasione a Messina sono stati organizzati diversi eventi. A livello istituzionale, in particolare, il Garante, Angelo Costantino, ha tenuto – il 19 novembre – un convengo al Rettorato alla presenza delle Autorità del settore – dalla Magistratura ordinaria a quella minorile, dall’ASP alle aziende sanitarie e sociosanitarie –; mentre la Giunta De Luca ha dato vita a una manifestazione ludico-ricreativa a piazza Municipio il giorno successivo.
Ora, il consigliere comunale Alessandro Russo critica questa scelta e soprattutto punta il dito contro l’Amministrazione De Luca, osservando che nessun esponente della Giunta ha presenziato al primo evento. Evento importante, sottolinea l’esponente del Partito Democratico, perché momento di riflessione su temi delicati che riguardano i più giovani.
«Mentre al dibattito pubblico – scrive in una nota il Consigliere Comunale –, peraltro organizzato da una figura istituzionale del Comune, ossia il Garante dell’Infanzia, emergeva un quadro molto grave della gestione dei servizi territoriali nella tutela dei diritti dell’infanzia, con una forte recrudescenza post pandemica di psicopatologie che affliggono un numero impressionante di minorenni – si parla di oltre il 50% di accessi in più rispetto agli ultimi anni prima della pandemia -, il Comune, Ente che territorialmente pure ha una voce in capitolo importantissima, con la sua rete di assistenti sociali e col suo ruolo di necessaria “cabina di regia” di gestione e primo trattamento di questi casi, risultava assente».
«Fatto grave di per sé – aggiunge – ma che certamente appare ancor più grave alla luce della circostanza che in quelle stesse ore in cui dal convegno all’Università si delineava un quadro così complicato, il Comune aveva organizzato un evento ludico-ricreativo in Piazza Unione Europea, costato 4.270 euro con un affidamento diretto sotto soglia, teoricamente organizzato per “festeggiare” la “Giornata Mondiale dell’Infanzia”: momenti di “festa e socializzazione” in piazza con eventi di sport, si animazione, di gusto dei prodotti di questo territorio. All’evento di divertimento in piazza, l’Amministrazione era presente, patrocinando e presenziando durante le varie fasi di svolgimento».
Pur non avendo nulla in contrario alla manifestazione in sé, Alessandro Russo sottolinea come le varie “Giornate” mondiali debbano essere intese come momenti di riflessione per puntare l’attenzione su problemi e temi complessi. Da parte della Giunta ci sarebbe, secondo il Consigliere, invece, un’interpretazione diversa: «La lettura, da parte dell’Amministrazione, della “Giornata Mondiale dell’Infanzia” quale momento di svago in piazza, quasi che – trattandosi di bambini – si dovesse organizzare l’ennesimo spettacolino festante, è fortemente da stigmatizzare».
L’esponente del PD in Consiglio Comunale si chiede allora: «Quali sono le ragioni per tale disinteresse? Qual è lo stato dell’arte sulla gestione, da parte di competenza del Comune, dei casi di minori affidati al nostro servizio sociale comunale alla data odierna? Quali sono i dati relativi all’andamento del nostro servizio sociale in relazione alle politiche di tutela della salute dei minori? Perché si è preferito organizzare un evento in piazza, con dispendio di risorse pubbliche, piuttosto che presenziare ad un evento organizzato – su temi gravi e allarmanti – dal Garante dell’Infanzia?».
«Su tutto questo – conclude Alessandro Russo –, si attende una risposta netta da parte dell’Amministrazione. Perché almeno sui temi di grande delicatezza, come il trattamento della salute dei minori, la politica non deve essere occasione delle solite scenette sui social o di penosi altri siparietti ludico ricreativi in piazza».
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