Pochi giorni fa il movimento IlFerribotteNonSiTocca si è mobilitato contro Rfi e la nuova società Blu Jet, puntando l’attenzione, in generale, sulla politica portata avanti dall’Azienda. Politica che, secondo i componenti dell’organizzazione, minerebbe la continuità territoriale con la Sicilia.
Oggi, a rispondere alle critiche dei sindacati e delle associazioni facenti parte del movimento è l’ex deputato messinese, nonché ex presidente dell’Autorità Portuale di Messina, Vincenzo Garofalo, chiamato in causa nella lettera inviata al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in virtù di un emendamento da lui sostenuto e approvato durante il Governo Gentiloni.
Pubblichiamo integralmente la replica dell’ex deputato Vincenzo Garofalo:
«Il servizio “Metromare” – scrive Garofalo – fu istituito grazie ad una mia nota indirizzata nel 2007 al Ministro dei Trasporti Bianchi quando ricoprivo il ruolo di Presidente dell’Autorità portuale di Messina e Milazzo. Dal 2008 in poi, in qualità di Deputato, mi sono sempre battuto affinché si trovasse la copertura finanziaria e il servizio diventasse stabile.
Tra i momenti più critici ricordo a chi oggi sembra dimostrare scarsa memoria, che quando nel 2014 si rischiava l’interruzione del servizio per fine contratto fu, su mia proposta, convocata una riunione al MIT (Ministero dei Trasporti, ndr) per garantire tramite FS la prosecuzione del servizio nelle more del rifinanziamento triennale e della gara necessaria. Non solo. In quella occasione si costruirono le basi per un intervento strutturale senza ulteriori costi per lo Stato tramite il Gruppo FS».
«Proprio per consentire di regolarizzare questo intervento – ha specificato Garofalo – ed evitare di incorrere in sanzioni anche dell’Antitrust era però necessaria una modifica di legge. La modifica contenuta nel mio emendamento. Il mio emendamento, dopo chiare assicurazioni dal Gruppo FS, ha consentito che non vi fosse nessuna soppressione del traghettamento dei treni, circostanza facilmente appurabile chiedendo alla stessa società.
Grazie all’emendamento, la nuova società potrà finalmente aggiungere quella corsa delle 22 richiesta da tanti viaggiatori, crescerà la forza lavoro e nel frattempo arriverà anche una nuova nave alla società Bluferries per il traghettamento dei veicoli.
«Durante la mia attività di parlamentare – ha concluso Vincenzo Garofalo – ho tenuto sempre in primo piano le necessità dello Stretto di Messina convinto che l’istituzione dell’Area integrata dello Stretto passi proprio dalla facilità dei collegamenti e tanti sono i documenti ufficiali depositati alla Camera dei Deputati che lo testimoniano.
L’istituzione della sedicesima Adsp (Autorità di sistema portuale, ndr) è in linea con queste attività che hanno sempre mirato ad una realtà tra le due sponde piuttosto che ad una annessione a Catania».
(140)