Il Tar di Catania si è espresso a favore dei residenti in merito ad una vicenda che risale al 2010, quella del progetto di edificazione dell’area su cui ricadono i campetti di calcio dei Frati Cappuccini, denominati “campetti di Pompei”. I giudici amministrativi, ritenendo valide le motivazioni con le quali il Comune respinse, nel 2011, la richiesta di concessione edilizia presentata dai Frati minori della provincia di Messina.
Si trattava di un progetto relativo alla costruzione del “Residence Orizzonte”, complesso edilizio composto da tre palazzine a sei piani che sarebbe dovuto sorgere, secondo le intenzioni della ditta Bombaci Srl e dei Frati minori Cappuccini, nell’area dei campetti di Pompei. Un progetto contro il quale insorsero gli abitanti del IV quartiere, con il presidente Francesco Palano Quero in testa.
Nel 2011, dopo mesi di attesa e un ricorso al Tar,il Dipartimento Attività edilizie aveva stabilito che: “Il progetto altera il notevole interesse pubblico del Santuario di Pompei, che ha valore estetico e costituisce bellezza panoramica. Inoltre, l’intervento progettuale proposto è altamente impattante e incisivo da un punto di vista ambientale, storico, culturale, estetico e urbanistico”, e dunque la concessione non può essere accolta “stante la rilevata incompatibilità con disposizioni assolutamente inderogabili contenute nello strumento urbanistico e valutata l’inidoneità delle opere di urbanizzazione primaria esistenti”. Ma l’affare era troppo grosso ( avrebbe fruttato 1,33 mln di euro solo per i Frati, molti di più i margini di guadagno dell’impresa) per non fare scattare il ricorso al Tar, avverso la mancata concessione da parte del Comune alla lottizzazione. E ricorso fu.
I due legali, avvocato Antonio Saitta dei residenti, e avvocato Bonni Candido del Comune, hanno eccepito l’infondatezza del ricorso ” poichè il provvedimento impugnato sarebbe stato adottato nel rispetto delle disposizioni di attuazione al PRG vigente nel Comune di Messina, sulla scorta del parere del proprio dipartimento attività edilizie e dalle rilevazioni effettuate dal Corpo di Polizia Municipale”.
Oggi il Tar di Catania ha rigettato il ricorso dei Frati Cappuccini e dell’impresa: il Residence orizzonte” non si farà.
Una sentenza che Francesco Palano Quero, presidente del IV quartiere, così commenta: “
“Si è conclusa una battaglia avviata dal precedente consiglio – che colgo l’occasione per ringraziare – e che ha visto affermarsi un principio importantissimo per il futuro: non si può costruire dove non sussistono le opere di urbanizzazione ritenute necessarie a servizio della prevista espansione edilizia,e atte a garantire condizioni minime di sicurezza per gli abitanti”.
Anche l’ex consigliere della IV Circoscrizione del PD, l’Avv. Armando Hyerace, che è ha coordinato il Comitato Pro Pompei nell’azione legale, a nome dei componenti del comitato afferma: “colgo, innanzitutto, l’occasione per ringraziare il Prof. Avv. Antonio Saitta che, oltre a rappresentare e difendere i residenti nel giudizio in questione, ha sposato la nostra battaglia ed esprimo, sempre a nome del comitato, forte soddisfazione per aver impedito un intervento edilizio, che avrebbe privato la comunità di uno dei pochi, nonché storico, luoghi di aggregazione e punto di riferimento per tutta la comunità residente”.
(71)