Chiusura Boccetta, le proposte dei comitati “La nostra città” e “9 aprile”

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La chiusura parziale  dello svincolo di Boccetta a partire dal 26 settembre per 14 mesi, non è facile da digerire. Giovedì scorso in Prefettura si è tenuta una riunione del Cov, Comitato Operativo Viabilità, che ha stabilito le modalità dell’interdizione al transito, ma si temono forti ripercussioni sul traffico cittadino.

Sull’argomento intervengono oggi i Comitati “La nostra città” di Saro Visicaro e “9 aprile fuori i tir dalla città”, rappresentato da Michele Barresi, Renato Coletta e Mario Buzzai.

 “Durante la lunga emergenza viabilità – scrivono in una nota- si disponga lo spostamento di tutto il traghettamento del gommato, sia quello leggero che pesante, al porto di Tremestieri lasciando alla Rada San Francesco e al Porto storico solo il traghettamento necessario al passaggio pedonale “. Questa la proposta che i comitati  lanciano al nuovo Prefetto di Messina e al Sindaco Renato Accorinti.
“Si rivedano attentamente i progetti – continuano – perché Il timore concreto è che la chiusura del Boccetta possa mettere in ginocchio la città e avere ripercussioni su molte delle sue attività produttive”
I comitati sottolineano inoltre come come Messina non possa  permettersi di sommare a questa nuova emergenza Boccetta quella, cronica,  dell’attraversamento del gommato per le vie cittadine e propongono di spostare  a Tremestieri tutto il traffico gommato leggero e pesante diretto da e per la Calabria . In questo modo – spiegano- “Si potrebbero finalmente fare almeno le prove generali di quella che dovrebbe essere la città di un imminente futuro , libera dalla schiavitù dell’attraversamento del gommato nel centro urbano” .
“Il provvedimento che verrà adottato a seguito dei prossimi lavori di messa in sicurezza del viadotto Ritiro, produrrà conseguenze e sacrifici incalcolabili ai cittadini e alle attività commerciali della città – dichiarano Visicaro , Barresi , Coletta e Buzzai-  e i 14 mesi, tanti ne serviranno per completare i lavori di messa in sicurezza del Viadotto Ritiro, sempre che non ci siano ulteriori rinvii , sono l’ennesima emergenza che piomba su una città già quotidianamente provata dal traffico .La parziale chiusura dello svincolo del Boccetta inevitabilmente comporterà ripercussioni pesantissime sulle due arterie limitrofe , i viali Giostra ed Europa, gia’ attualmente intasati e pertanto non sarebbe tollerabile l’invasione di un enorme flusso di mezzi che l’ordinanza sindacale anti Tir di fatto ha dimostrato di non aver saputo mai arginare”.
E sul tavolo  riunitosi nei giorni scorsi in prefettura per discutere i termini della chiusura dello svincolo i comitati scrivono: “Apprendiamo che l’istituzione prefettizia ha opportunamente istituito per l’emergenza un apposito comitato operativo composto da enti e istituzioni ma non comprendiamo la presenza al tavolo di un unico attore privato , guarda caso il gruppo Caronte e Tourist – si chiedono il Comitato la nostra città e il Comitato 9 Aprile – mentre resta inspiegabilmente esclusa la cittadinanza ed il resto dell’imprenditoria messinese che andrebbero invece ascoltate e coinvolte “.
“Chiediamo con estrema urgenza – concludono- un incontro a sua eccellenza il Prefetto per argomentare le perplessità rispetto al provvedimento preso e per sottoporre all’attenzione delle istituzioni alcune proposte di buonsenso da porre in essere vista l’emergenza viabilità a cui la città andrà incontro per un lungo periodo e le conseguenti ricadute in termini di sicurezza nelle strade cittadine.
Secondo i promotori sarebbe opportuno realizzare prioritariamente lo svincolo in uscita del viadotto Giostra e da subito spostare tutto il transito in entrata e uscita dei mezzi pesanti e leggeri all’approdo di Tremestieri , operando per tempo sulla agibilità dei due scivoli ; provvedere a realizzare una zona provvisoria di stoccaggio nell’ambito dell’attuale approdo a sud e al contempo , per la durata dell’emergenza viabilità, svincolare le società di traghettamento che utilizzano l’approdo di Tremestieri dalle “quote” di ripartizione delle corse liberalizzando l’esercizio degli scivoli che potrebbero così essere utilizzati finalmente a pieno regime” .

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