Dopo una storia abbastanza travagliata, con una prima sospensione a gennaio 2021, adesso gli sportelli del PUA (Punto Unico di Accesso) per le prestazioni socio-sanitarie dell’ASP di Messina sono stati chiusi.
«Un servizio – scrivono i lavoratori – che dovrebbe essere essenziale, continuativo e di supporto per determinate fasce di utenza, in quanto si rivolge a persone che hanno problemi di natura sociosanitaria complessa. Con l’amaro in bocca, i professionisti impiegati nei vari distretti ASP di Messina si vedono pertanto obbligati a rendere note le loro condizioni non riuscendo a spiegarsi, peraltro, le
motivazioni per cui questo servizio non riesce ad avere una sua naturale prosecuzione nel tempo».
In Sicilia, il PUA è attualmente presente nelle ASP di Palermo, Catania e Siracusa. Nell’ASP di Messina, prima della sua chiusura, gli sportelli PUA erano stati collocati in tutti i Distretti Sanitari (Taormina, Sant’Alessio, Milazzo, Lipari, Barcellona P.G., Patti, S. Agata di Militello, Tortorici, Mistretta e S. Stefano di Camastra, Messina Nord e Messina Sud).
Chiude il PUA dell’ASP di Messina
Il servizio del PUA era stato avviato dall’ASP di Messina a luglio del 2019, per soli sei mesi, poi prorogati per tutto il 2020. Nel gennaio 2021 viene sospeso per la prima volta. Dopo quattro mesi, a maggio 2021 viene pubblicata una nuova procedura selettiva. «Dal 21 ottobre, – continuano gli impiegati – il rinnovo del contratto subisce un rilevante dimezzamento orario e da 24 ore si passa così a 12 ore settimanali. La paga oraria degli Assistenti Sociali è di circa 12€ lorde, mentre per gli operatori informatici è di circa 11,50€ lorde, praticamente sottopagati, senza contare importanti costi a carico degli stessi per lo spostamento quotidiano in provincia con sacrifici enormi gravanti sul bilancio familiare, specialmente per chi ha famiglia e figli. Il 31 gennaio 2023 il servizio PUA dell’ASP di Messina viene nuovamente sospeso, a dire dei vertici aziendali per mancanza di fondi.
Il personale PUA di tutte le altre ASP siciliane ha un contratto a tempo determinato, mentre l’ASP di Messina non lo ha nemmeno inserito in pianta organica, rendendolo il fanalino di coda dell’isola! Insomma, questo importantissimo servizio nella nostra provincia non riesce proprio ad attecchire. Per sopperire alla carenza generale di personale, peraltro, in tutti i Distretti Sanitari, il personale PUA veniva impiegato anche per effettuare pratiche legate ai LEA, tra i quali cambio medico di famiglia, rinnovo patenti, rinnovo del porto d’armi, etc. dando un enorme contributo lavorativo per il soddisfacimento dei bisogni dell’utenza».
Dopo un prima tavola rotonda organizzata a novembre 2022, adesso i lavoratori e i sindacati chiedono un incontro a Palermo con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo.
A cosa serve il PUA
Accoglie e facilita tutte le procedure che riguardano i servizi socio-sanitari per le fasce di popolazione più fragili (disabili gravissimi, malati cronici, malati terminali).
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