Stop ai droni a Messina. Il Comune revocherà in autotutela l’affidamento del servizio di sorveglianza avviato durante la “fase 1” dell’emergenza coronavirus. Perché? Per incompatibilità, in quanto l’amministratore della Società cui era stato affidato il servizio è anche esperto a titolo gratuito di Palazzo Zanca. A spiegare la vicenda è il dirigente della Polizia Municipale Domenico Signorelli.
Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso aprile il Comune di Messina ha affidato alla società Studio Labing S.r.l.s il servizio di sorveglianza tramite droni a supporto della Polizia Municipale per la gestione dell’emergenza da covid-19. Vista l’urgenza, si è deciso di non procedere tramite bando di gara, ma attraverso l’affidamento diretto del servizio. Alla ditta scelta spettavano 4.500 euro per effettuare 10 operazioni di volo.
Nei giorni successivi, però, si è scatenata un’accesa polemica perché è emerso che l’esperto a titolo gratuito Gabriel Valentino Versaci nominato dal sindaco Cateno De Luca lo scorso 28 marzo 2020 per supportarlo nelle attività di monitoraggio da effettuare utilizzando i droni durante l’emergenza coronavirus, è anche amministratore unico dello Studio Labing S.r.l.s.
Lo scorso 22 maggio 2020, infine, con la determinazione n° 4570 il dirigente della Polizia Municipale Domenico Signorelli ha deciso la “Revoca in autotutela dell’affidamento del servizio di supporto alla polizia municipale per la gestione epidemiologica da covid-19 con l’ausilio di S.A.P.R. – sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (o droni, ndr)”.
La motivazione? La revoca è stata decisa, si legge nel documento perché “l’incompletezza delle comunicazioni trasmesse dalla Società riguardo alla posizione del professionista, da acquisire preventivamente all’affidamento del servizio, non consente di procedere alla conclusione dello stesso affidamento”. Signorelli, quindi, specifica che quando è stato affidato il servizio, l’Ingegnere non avrebbe comunicato di essere contemporaneamente esperto a titolo gratuito del Comune e amministratore della ditta selezionata. Quindi, in autotutela, il Dipartimento di Polizia Municipale decide di revocare l’affidamento.
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