La consigliera comunale, Daniela Faranda, denuncia le condizioni lavorative degli impiegati di Casa Serena e il ritardo nel pagamento degli stipendi. Già in una precedente interrogazione, presentata il primo gennaio, la consigliera ha chiesto di sapere “come l’Amministrazione intenda procedere per l’affidamento della gestione della casa comunale e quale sia stato l’esito della trattativa”.
La cosa che più le preme sapere è se è vero che gli stipendi dei lavoratori di Casa Serena sono in ritardo di 4 mesi e se è stata corrisposta la tredicesima.
In più, Faranda chiede “se la revisione dell’organico che ha portato alla scrematura di decine di unità di dipendenti, abbia tenuto conto delle reali esigenze di servizio visto che dell’originario organico sono rimasti impiegati a Casa Serena 40 dipendenti in prima istanza, poi portati a 52 unità grazie alla stipula di un protocollo d’intesa (tra l’Amministrazione e alcune tra le principali sigle sindacali); se all’interno del conseguente atto sia stato rispettato lo stato di anzianità che era stato previsto tra i parametri; se sia vigente il contratto d’appalto, pare, mai rispettato e che il Comune risulta pagare sempre per le 40 unità e non per le 52 stabilite con il protocollo di cui sopra, a seguito del quale la rimanente parte degli emolumenti dei dipendenti in servizio risulta coperta in parte dalla cooperativa che gestisce la struttura e in parte dall’autotassazione imposta ai dipendenti che, a fronte di una decurtazione coatta dal proprio stipendio, hanno viste ridimensionate anche le proprie ore di lavoro settimanali e per alcuni le mansioni, condizione che inevitabilmente cagiona un clima di malumore tra le figure impiegate presso la struttura nuocendo, ovviamente, alla serenità degli anziani ospiti”.
Nel caso in cui anche questa interrogazione non trovasse risposta, Daniela Faranda valuterà se rivolgersi alle autorità competenti.
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