Vincenzo Franza

Caronte-Tourist non replica ad Accorinti. Almeno fino a lunedì. Tentativo di abbassare i toni

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Vincenzo Franza“Se replicheremo lo faremo lunedì, decideremo quel giorno, c’è l’intento di abbassare i toni”: dalla Caronte-Tourist dicono solo questo 24 ore dopo la riunione fiume conclusa con la conferenza stampa improvvisata del sindaco Accorinti. Dal 30 giugno i nuovi orari della Cartour, partenza e ritorno a Salerno delle navi, entreranno in vigore ma fino al 20 luglio se i privati non cambieranno le lancette che prevedono prima delle 11 e delle 15 il “grosso” dei tir di passaggio in via La Farina e sul Cavalcavia. Dunque in pieno giorno e in Centro e non di notte. Il primo cittadino, visto che le controproposte del gruppo non sono piaciute, ha deciso che dal 20 luglio chiuderà il Cavalcavia. E’ la sua ultima risposta, senza altre trattative se non saranno modificate le ore diurne. Con buona pace degli armatori della Rada San Francesco che effettuano il servizio di navigazione su concessione statale e che anche nel 2014 speravano nella “consuetudine”. La vicenda che ha visto il sindaco “duro” e i privati in silenzio (almeno fino a lunedì) ha trovato come sempre pareri discordanti quando si parla del pacifista che aveva fatto della “lotta ai tir” uno dei pallini in campagna elettorale. Gli Accorintiani e coloro che comunque hanno votato il sindaco barbuto al secondo turno festeggiano e parlano di vittoria dell’interesse collettivo contro l’interesse di pochi. Ma c’è chi avrebbe voluto che la determina – come la chiama Accorinti – potesse anche essere introdotta il 30 giugno senza concedere ai privati i 20 giorni di tempo per soddisfare gli utenti che avevano già acquistato il biglietto Cartour nelle prime settimane di luglio. E chi ritiene, i meno, che la determina non sarà mai siglata e che qualcosa sarà rivisto da entrambe le parti per una “pax” estiva che guardi alla sistemazione del secondo molo di Tremestieri. Ma quando? E all’ampliamento a sei degli attracchi, data impossibile da decifrare. La Caronte resta in silenzio. La proposta degli orari estivi, gli ultimi di quest’anno, non è stata accettata. Come quella di una contropartita tra meno arrivi in deroga alla rada San Francesco in cambio del mantenimento orario per l’estate. Dopo i primi mesi di “accordo” tra Accorinti e i Franza che avevano portato anche alla richiesta di dimissioni del comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi per la gestione del caposcalo di Tremestieri in mano ai privati ecco la “rottura”, il “muro contro muro” che oggi vede la giunta contro non solo i Franza ma le istituzioni marittime. Una puntata divisa tra il 30 giugno, quando i tir della Cartour comunque seguiranno gli orari “imposti” dalla società al Comune come consuetudine, e la data del 20 luglio quando Accorinti chiuderà la tolleranza ai privati e il Cavalcavia. @Acaffo

 

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