Da ormai oltre venti anni gli studenti del Liceo Scientifico G. Seguenza di Messina si trovano a dover fronteggiare il problema della carenza di aule dove poter svolgere le lezioni: questa volta si tratta della mancanza di 20 classi che non si sa dove collocare.
«Come si sta ponendo rimedio a questa carenza – chiede il consigliere Libero Gioveni al sindaco della Città Metropolotana, Renato Accorinti – dopo essere momentaneamente tramontata la soluzione dei locali dell’ex IAI? Può essere ripresa in considerazione l’ipotesi di attingere dai plessi Majorana, Bisazza e Basile, nonostante questa non sia del tutto gradita ai genitori per problemi logistici? E, soprattutto, come si sta risolvendo la delicatissima questione alla luce anche dell’ormai quasi certo dissesto finanziario dell’ex Provincia?».
Gioveni chiede a Renato Accorinti di far chiarezza su questi punti nel rispetto dei 1500 studenti del Liceo e delle loro famiglie per poter iniziare un nuovo anno scolastico, ormai alle porte, con serenità. «Da ben vent’anni – ricorda il consigliere del Gruppo Misto – gli studenti del Seguenza sono costretti a spostarsi in diverse sedi per poter svolgere regolarmente le lezioni, così come avvenuto negli ultimi anni nella sede di Cristo Re per il cui affitto vengono sborsati 160.000 euro all’anno. Nelle more di conoscere l’iter per la devoluzione di un mutuo di 300.000 euro acceso con la Cassa Depositi e Prestiti necessario per adeguare e ristrutturare parte dell’immobile ex IAI diventa ormai improcrastinabile conoscere come e dove saranno ospitati il resto degli alunni in esubero del Seguenza che non potranno trovare sistemazione nel plesso di via Sant’Agostino».
Il consigliere insiste sulla necessità di far luce sulle gravi condizioni finanziarie della Città Metropolitana di Messina, per capire se sia possibile anche quest’anno affittare la sede di Cristo Re per trovare le aule necessarie al Liceo. «Il sindaco metropolitano Accorinti scopra immediatamente le carte senza giri di parole – conclude Gioveni – perché il diritto allo studio per centinaia di ragazzi, essendo esso certamente una priorità e non un “optional” a pochi giorni dal suono della campanella, dovrà essere garantito senza ostacoli o difficoltà di sorta».
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Beh chi ha voluto il commissario per cinque anni, ora provveda, inutile chiamare in causa UN FANTASMA , il quale non ha capito il proprio incarico e ruolo e non gli iknterssa un fico secco !
tempo sprecato non farà nulla come sempre