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Elfi, nani, hobbit, uomini si sono dati appuntamento, sabato, a “Eriador” per la grande festa tolkieniana organizzata dalle associazioni culturali “La Contea”, “Demetra” e “Terremoti di Carta”. Il castello di Bauso a Villafranca Tirrena si è trasformato, per un pomeriggio, in quella porzione della Terra di Mezzo, Eriador, che accoglie la diversità facendone una ricchezza. Un evento stuzzicante e certamente ben riuscito: circa 300 le persone che hanno partecipato in modo entusiastico alla manifestazione interamente dedicata al mondo del professore di Oxford, unica nel suo genere a Messina e in Sicilia. Nella suggestiva cornice del Castello cinquecentesco si sono alternati momenti di grande interesse culturale ad altri di stampo ludico, nel segno di Tolkien e del suo affascinante ed eterogeneo universo.
A inaugurare il ricco pomeriggio di appuntamenti, i saluti della dottoressa Tommasa Siragusa, per la Sovrintendenza Bb.Cc. Aa. di Messina, del consigliere comunale di Villafranca, Antonino Costa, e del sindaco di Villafranca, Matteo De Marco; e i ringraziamenti delle associazioni che hanno realizzato con grande passione e impegno questo straordinario momento. I tre relatori della tavola rotonda su “L’influenza dell’opera di J. R. R. Tolkien sulla storia della letteratura, dei fumetti e del cinema del mondo moderno e contemporaneo” — rispettivamente Marco Longobardo, Fabrizio Palmieri e Umberto Parlagreco — hanno intrattenuto con grande estro i partecipanti, svelando segreti e particolari di tre produzioni culturali differenti che hanno attinto a piene mani dalla letteratura tolkieniana.
A catalizzare l’attenzione del pubblico sono stati i due importanti ospiti della giornata, Paolo Gulisano e Roberto Fontana, già protagonisti di un momento di riflessione e scambio, in mattinata, alla libreria “Doralice”. Il medico ed esperto tolkieniano Gulisano, nel suo intervento, si è soffermato sulla grande importanza di un’opera letteraria che, lungi dall’essere considerata letteratura minore o di genere, ha rappresentato «qualcosa di nuovo e inimitabile, un ritorno all’epica e alla nostra realtà». «Pochi — ha spiegato — hanno saputo creare un mondo secondario con così tanta dovizia di particolari». Il Signore degli Anelli, infatti, si contraddistingue per essere un romanzo di formazione nel quale viene ribaltata la figura dell’eroe: non più il mastodontico e invincibile condottiero la cui finalità è solo l’azione, ma il “piccolo”, il personaggio comune non privo di debolezze, che, responsabile, difende il principio dell’amicizia e della libertà. L’opera tolkieniana si discosta nettamente dalle accuse di escapismo — una forma di fuga dalla realtà — che le sono state mosse e, al contrario, si fa portatrice della «condizione umana spalmata in tutti i personaggi», che ci chiama direttamente in causa.
Grande curiosità, invece, per il laboratorio di calligrafia Tengwar tenuto da Roberto Fontana, che ha conquistato i presenti iniziandoli a una scrittura che è indubbiamente una forma d’arte. Fontana, laureato in Ingegneria Nucleare e professore di Matematica e Fisica a Varese, ha affermato con grande simpatia che per «vedere gli atomi è necessario saper vedere anche gli elfi, riuscire ad alzare gli occhi al cielo». Il professore ha tenuto inchiodati alla lavagna i partecipanti, affascinati da un idioma “inventato” al quale Tolkien, filologo e linguista, ha dato concretezza fornendogli le basi solide della sua conoscenza.
Sfilate in costume degli eroi della Terra di Mezzo, duelli d’arme, la mostra di cimeli tolkieniani “Frammenti di Gondolin” e la competizione culinaria a tema, hanno fatto sì che tutti diventassero protagonisti di questa meravigliosa avventura in un giorno qualunque, divenuto così speciale, di mezza estate.
Soddisfatti per l’ottima riuscita gli organizzatori. «Eriador è stato il primo raduno siciliano interamente dedicato a Il Signore degli Anelli. Con orgoglio — ha detto un’entusiasta Fabrizio Palmieri, presidente di “Demetra” —, Messina in questo è prima ma con umiltà si pone al servizio di tutte le altre realtà dell’isola, e non, che vogliano dare il loro contributo affinché la manifestazione divenga il fulcro dello spirito tolkieniano nel Mediterraneo». «Sono felice che questo evento abbia superato ogni nostra più alta aspettativa. Il primo esperimento — ha dichiarato Nancy Antonazzo, presidente di “Terremoti di Carta” e tra i fondatori de “La Contea” — ha dimostrato ancora una volta che Tolkien attira tanti e in tanti modi. Nelle prossime edizioni cercheremo di sviluppare questi e altri modi. Abbiamo già in mente una serie di idee».
Giusy Gerace
Servizio fotografico di Roberta Fazio e Alessandro Denaro (studio Maricchiolo/Denaro)
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