Sale a 3000 euro il tetto dell’esenzione fiscale per i fringe benefit, una sorta di bonus, che arriverà ai lavoratori dipendenti (ma non a tutti). Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle bollette (acqua, luce e gas). A disporlo, nel corso del Consiglio dei Ministri del 10 novembre, il Governo Meloni. La misura rientra all’interno del Decreto Aiuti quater. Vediamo di cosa si tratta.
Fringe benefit, come funziona il bonus bollette fino a 3000 euro
Dopo l’aumento disposto dal Governo Draghi, da 258,23 a 600 euro, anche l’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha deciso di innalzare, questa volta fino a 3000 euro, il tetto dell’esenzione fiscale sui cosiddetti “fringe benefit” che le aziende danno ai propri dipendenti.
Ma cos’è esattamente questo tipo di bonus? Come ci spiega la Treccani, i fringe benefit sono tutti i benefici, esenti da tasse, che un’azienda offre, in varie forme ai propri dipendenti in aggiunta allo stipendio. Nello specifico, possono essere usati per beni e servizi come: assistenza sanitaria gratuita, viaggi pagati, facilitazioni d’acquisto sui propri prodotti, rimborso delle bollette, acquisto di elettrodomestici convenzionati, e così via.
A chi spetta e come ottenerlo
Il bonus (fringe benefit), che può arrivare fino a 3000 euro, è destinato ai lavoratori dipendenti. Sono però le aziende a decidere se darli o no, e saranno sempre loro a erogarli in busta paga, anche attraverso carte realizzate appositamente, un po’ come i buoni pasto, o voucher. La misura riguarda le somme erogate dai datori di lavoro entro il 12 gennaio 2023; per quel che riguarda le bollette su acqua, luce e gas, si fa riferimento ai consumi del 2022, quindi fino a fine dicembre. Non è quindi necessario presentare domanda, penserà a tutto il datore di lavoro.
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