Bollette Amam: Gioveni chiede l’addebito sul conto corrente

Pubblicato il alle

1' min di lettura

Aggiornare le possibilità di pagamento delle bollette Amam: è questa la proposta appena formalizzata, con un’interrogazione indirizzata al presidente della Partecipata, Salvo Puccio e al Sindaco, Cateno De Luca, dal consigliere comunale Libero Gioveni.

Il Consigliere considera, infatti, antiquato l’attuale metodo di pagamento delle bollette Amam: «Nell’era della rivoluzione telematica e tecnologica – queste le dure parole di Gioveni – in cui le aziende che erogano servizi ai cittadini tentano persino di risparmiare sull’uso della carta, inviando le proprie fatturazioni “on line”, in cui dal prossimo 1 gennaio sarà obbligatorio emettere le fatture elettroniche, nell’era in cui lo snellimento delle procedure e la volontà di “sburocratizzazione” sarebbero certamente ben visti dall’utenza, anche per evitare inutili ed estenuanti code agli sportelli, ritengo che questa società, la cui governance tra l’altro è cambiata da poco tempo, non può non pensare di mettersi a passo con i tempi per offrire dei servizi migliori ai propri utenti».

L’ipotesi del Consigliere prevede la possibilità di addebito delle fatture sul conto corrente dell’intestatario della rete idrica casalinga, modalità di pagamento prevista per altri servizi, ma non per quello di Amam: «Chiedo di voler valutare concretamente – conclude –  l’adozione dei necessari provvedimenti amministrativi utili ad offrire agli utenti una preziosa alternativa nel sistema di pagamento delle fatture».

(353)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Se è vero che il debito nei confronti dell’A.M.A.M. da parte degli edifici in condominio (con contatore A.M.A.M. unico per tutte le unità condominiali dello stesso edificio) è molto elevato, propongo all’A.M.A.M. di creare – per ciascun contratto relativo agli stessi edifici – una sotto-utenza per ciascun condomino utente (aderente volontario), con facoltà per quest’ultimo di versare degli importi in acconto o a saldo dei propri consumi. Il rapporto diretto A.M.A.M. e “sotto-utente” dovrebbe essere esclusivamente di natura informativa (fatture, stato pagamenti, ecc.) ed esclusivamente per via informatica.
    A seguito di conguaglio periodico, l’A.M.A.M. chiederà la differenza complessiva non percepita all’amministratore del condominio, il quale amministratore resterà sempre unica controparte dell’A.M.A.M. per le eventuali insolvenze e/o differenze, che poi verranno regolate all’interno del condominio dall’Assemblea condominiale come da attinente normativa.
    E’ mia convinzione che molti amministratori, a fronte di spese condominiali più urgenti ed in stato di insufficiente disponibilità nella cassa condominiale, trovino più semplice rinviare il pagamento delle fatture A.M.A.M., pagamenti meno pressanti per la possibilità di dilungare il debito col semplice pagamento degli interessi. Peraltro va dato all’A.M.A.M. il riconoscimento di essere un creditore comprensivo del diffuso disagio economico.

error: Contenuto protetto.