Blitz nelle case a luci rosse: la lettera di 91 donne contro Cateno De Luca

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Conta 91 firme la lettera di un gruppo di donne messinesi indirizzata al sindaco Cateno De Luca per protestare contro il modo in cui il Primo Cittadino ha trattato da un punto di vista mediatico i “blitz” nelle case di appuntamento della città dello Stretto.

A far storcere il naso alle 91 cittadine firmatarie della lettera è stata, in particolare, la scelta del Primo Cittadino di pubblicare sulla propria pagina Facebook le immagini di quanto trovato nelle camere delle case d’appuntamento oggetto nelle ultime settimane di diverse operazioni condotte dalla Polizia Municipale di Messina.

La lettera delle 91 donne messinesi

Pubblichiamo, in maniera integrale, la lettera firmata da 91 donne messinesi e indirizzata a Cateno De Luca.

«Siamo un gruppo di donne messinesi disgustate dall’esposizione di preservativi, peni di gomma, reggiseni, lubrificanti e denaro che il sindaco De Luca ha deciso di offrire alla cittadinanza con scadenza pressoché settimanale.

E si noti che non siamo disgustate dalla visione di quegli oggetti, che fanno parte di una sessualità priva di inibizione e vergogne che non è da criminalizzare ed appartiene anche a tante tra noi. Ma dalla fantasia pruriginosa e bigotta del regista di questa visione: il sindaco Cateno De Luca».

«Non si fatica a comprendere come la scelta di esporre quei “corpi del reato” corrisponda a una visione patriarcale, misogina e violenta della donna, delle trans e della sessualità. Vi è un filo che unisce la violenza materiale sul corpo femminile, incluso quello delle trans, compiuta da tanti aggressori e quella “simbolica” perpetrata dal sindaco. Alla base, infatti, vi è l’idea che l’unica sessualità ammissibile sia quella della donna angelicata, custode del focolare domestico, sessualmente addomesticata e dedita alla riproduzione e alla prole.

E se i corpi e i volti di quelle che trasgrediscono non possono essere esposti, allora a essere esibiti devono essere gli strumenti della loro trasgressione: per l’appunto i lubrificanti, i preservativi, i giocattoli e, naturalmente, il denaro che è segno della superbia delle donne che hanno trasgredito e simbolo della loro cupidigia».

«Di fronte alla grettezza di questa visione vogliamo dire che, come donne, la lotta alla prostituzione intrapresa con modalità rozze e patriarcali da questo sindaco non ci fa sentire affatto più sicure. Anzi ci fa trepidare per quelle donne meno fortunate di noi che sono al centro di questa crociata maschilista e greve. E ci rende insicure perché ci mostra come un istinto e una cultura morbosi e patriarcali vengano legittimati dalla massima istituzione cittadina. E anche perché la salute pubblica e la nostra sessualità è minata da questa campagna che associa i profilattici – lo strumento più efficace contro le malattie sessualmente trasmesse e, probabilmente, uno dei più sicuri contro le gravidanze indesiderate – alla sporcizia morale».

«Se, così come afferma l’unica legge valida in materia, la “Merlin”, vi è da combattere lo sfruttamento della prostituzione – e non il lavoro sessuale in sé e per sé, che è frutto di “scelte” dettate dalle circostanze di vita di chi lo pratica – ben venga. Ma che il corpo delle donne e la loro sessualità, inclusa quella “commerciale”, non diventi il pretesto per una moralizzazione della società che non può essere intrapresa certamente da un sindaco benpensante, le cui rappresentazioni pubbliche si sforzano di apparire sistematicamente morbose e misogine.

Che questo spettacolo indecoroso finisca subito!».

Di seguito le 91 firme raccolte:

1) Ida Fazio

2) Francesca De Domenico

3) Giulia Zuccotti

4) Vincenza La Rocca

5) Anna Schepis

6) Ketty Scarcella

7) Miriam Grasso

8) Palmira Mancuso

9) Ivana Parisi

10) Dionisia Vinti

11) Franca Ruello

12) Irene Falconieri

13) Giovanna Gioffrè

14) Alessia Caruso

15) Fernanda Inserra

16) Giulia Rella

17) Donatella Sutera

18) Annalisa Vezzosi

19) Lidia Manganaro

20) Laura Luparello

21) Valentina Raffa

22) Michela Bergometti

23) Clelia Marano

24) Veronica Bongiovanni

25) Stefania De Stefano

26) Fanny Marchese

27) Eliana Donato

28) Valentina Roberto

29) Rosetta Barrilà

30) Giada Galletta

31) Mariagrazia Cucinotta

32) Viviana Montalto

33) Aurora Arena

34) Martina Camano

35) Adriana Profeta

36) Carmela Lo Presti

37) Chiara Pistorino

38) Giuliana Sanò

30) Vittoria Cundrò

40) Emanuela Seguenza

41) Valentina Terrani

42) Elisabetta Lo Presti

43) Alessia Alessi

44) Marisa Collorà

45) Tania Poguish

46) Monia Alfieri

47) Cinzia Rodi

48) Gabriella Grillo

49) Antonella Arrigo

50) Venera Leto

51) Desiré Ricca

52) Ketty Bertuccelli

53) Anita Magno

54) Maria Gullotto

55) Francesca Fusco

56) Lucia Intruglio

57) Angela Rizzo

58) Arianna Caruso

59) Monika Nastasi

60) Elisa Morabito

61) Federica Bonomo

62) Barbara Lanza

63) Tindara Giliotta

64) Maria Vera Da Campo

65) Alessandra Lanza

66) Roberta Migneco

67) Barbara Cucinotta

68) Elina Anastasi

69) Sefora Adamovic

70) Lucia Vento

71) Lilli Jeni

72) Donatella Manganaro

73) Mariarosa Laganà

74) Veronica Famoso

75) Maria Despina Cucinotta

76) Assunta Orlando

77) Scolastica Serroni

78) Tiziana Crisafulli

79) Barbara Garigali

80) Valentina Battiato

81) Simona Raffaele

82) Marcella Celona

83) Lucia Risicato

84) Anna Paola Ruggeri

85) Olga Cancellieri

86) Mariapia Rizzo

87) Rita Scripilliti

88) Anna Balletta

89) Cettina Chitè

90) Angela Cacciola

91) Selene Romeo

A questo link la replica del sindaco Cateno De Luca.

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