«Ma Messina ha un vivaio comunale?» Sì. Lo ha scoperto recentemente il sindaco Cateno De Luca, subito partito per un nuovo blitz mattutino finalizzato a capire come funziona la struttura, di cosa si occupa principalmente e, soprattutto, se è tutto in regola.
Dopo aver perlustrato le serre del vivaio comunale e controllato i documenti a disposizione, il Primo Cittadino ha voluto capire come vengono impiegate le risorse umane e finanziarie disponibili, dopodiché ha pubblicato il consueto video sulla propria pagina Facebook ufficiale per aggiornare i suoi follower sulla situazione.
Da dentro la struttura il sindaco ha illustrato quanto rilevato nel corso della mattinata: «Ero curioso di capire come funziona questo nostro vivaio – ha dichiarato. Sono all’interno di una delle serre, ridotta in condizioni pietose. Abbiamo ufficialmente 4 dipendenti addetti al vivaio comunale, che, mi dicono, svolgono buona parte del loro lavoro all’esterno. Può anche essere, non ho dubbi. Però, solo di risorse umane qui spendo circa 120mila euro l’anno. Poi gli altri costi lasciamoli stare».
Esaminando il registro di carico e scarico del vivaio dal 2013 a oggi che, sostanzialmente, si occupa in particolare di “noleggiare” chenzie (piante da appartamento) per scopi istituzionali, ha rilevato quanto segue: «Mediamente vengono fatte 15 consegne l’anno di una media di 10 piante, chenzie usate in occasioni istituzionali. La maggior parte di queste chenzie, il 90%, rientra nella struttura. Parliamo di circa 150 chenzie l’anno, che sono sempre le stesse fondamentalmente, escludendo qualcuna che non rientrano. L’acquisto di una chenzia di quelle dimensioni è tra gli 80 e i 100 euro, mentre il noleggio oscilla tra i 10 e i 15 euro».
«Facciamo quattro conti assieme – ha spiegato De Luca. In questo vivaio produciamo circa 1.500 euro di valore l’anno, cioè 150 chenzie che vengono date nei momenti di rappresentanza e che poi tornano al vivaio, come se fosse un noleggio. Ma se solo di risorse umane spendo 120 mila euro l’anno qualcosa non quadra».
E ora che succede? In poche parole, ha chiarito il Sindaco «quello che avrebbe dovuto fare il dirigente». Visto che, ha proseguito «il vivaio comunale così non va, non serve, adibiamo ad altro le 4 unità presenti».
«Perché queste cose non sono state fatte da chi di competenza? – si chiede in conclusione. Io ho fatto uscire registri dal 2013 ad ora e abbiamo segnato anno per anno quante chenzie sono uscite ed entrate. Perché questo controllo di gestione elementare non l’ha fatto nessuno finora? E allora lo facciamo noi, ma questo significa passare per stronzi. Però andiamo avanti, senza sé e senza ma».
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Il motivo è che chi deve controllare fa i ca**i suoi chi deve lavorare si fa i ca**i suoi e tutti non fanno un ca**o ma chi paga siamo sempre il popolo dei fessi che servizi non ne vede mai funzionanti