L’obiettivo è uno solo: impedire che nuovi nuclei familiari occupino abusivamente le baracche appena liberate. Per questo motivo sono già entrati nella fase operativa gli interventi finalizzati alla demolizione delle baracche di Camaro Sottomontagna. Ieri mattina si è provveduto a perimetrare l’area delle baracche che dovranno essere demolite e gli uomini di MessinaServizi sono già al lavoro per la pulizia e lo smaltimento di suppellettili e materiali ingombranti lasciati nell’area. Ma per essere certi che nessuno interrompa il progetto di risanamento, il vicesindaco ha annunciato anche l’arrivo di telecamere.
«E’ stata predisposta una fase di videosorveglianza per scongiurare eventuali depositi di rifiuti in queste aree e si è definito, attraverso i tecnici incaricati, ad effettuare una prima valutazione dei quantitativi di amianto che dovranno essere smaltiti nel più breve tempo possibile. Quest’ultima attività ovviamente sarà effettuata soltanto dopo la predisposizione di tutti i documenti necessari per la parte amministrativa per la rimozione dell’amianto stesso».
Intanto il sindaco Cateno De Luca annuncia che stanno proseguendo le pratiche per l’acquisto di nuove unità immobiliari da parte di Arisme che annuncia: «Stiamo accelerando le procedure di classificazione degli immobili da acquistare e da assegnare ad altri 500 nuclei familiari che vivono nelle baracche».
Cosa sorgerà al posto delle baracche a Messina?
La domanda che molti si stanno ponendo in questi giorni è cosa sorgerà al posto delle baracche. proprio di questo hanno discusso ieri il vicesindaco ed il presidente di Arisme che annunciano: «Le aree sbaraccate saranno soggette ad opere di urbanizzazione. In particolare – ha concluso Mondello – si ipotizza di creare degli spazi a verde attrezzato e/o di piazzette tematiche che servono a riqualificare e garantire la vivibilità in queste aree che nel tempo sono state completamente abbandonate».
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