Stipendi in ritardo per i dipendenti ATM (Azienda Trasporti di Messina) che, per questioni tecniche legate alla sostituzione di un software negli uffici di Palazzo Zanca, alla vigilia delle festività natalizie, non hanno ancora ricevuto il proprio salario. A denunciarlo ORSA Sicilia (Organizzazione Sindacati Autonomi e di base), ricordando, inoltre, che entro il 20 dicembre è previsto anche il pagamento delle tredicesime.
Nella nota di oggi, martedì 12 dicembre, indirizzata al sindaco Renato Accorinti, l’organizzazione sindacale sottolinea che: «È particolarmente oneroso esporsi costantemente come unica voce del dissenso mentre altre organizzazioni scelgono la prudente tattica del silenzio, ma in assenza di un diritto fondamentale come la puntualità del salario il sindacato di Base non intende abdicare al ruolo».
«I lavoratori – aggiunge – sono stati più volte chiamati al sacrificio e hanno risposto con un riconosciuto spirito di collaborazione: la restrizione del premio di produzione nonostante la vittoria del NO al referendum, i turni resi gravosi senza corrispondente riconoscimento economico, il lavoro straordinario ricambiato con riposi compensativi per far fronte con economicità alle esigenze di servizio. Questi sono solo gli esempi più recenti della correttezza mostrata dai dipendenti ATM che il Comune di Messina ha lasciato colpevolmente senza salario».
Nell’esporre la propria preoccupazione, l’ORSA sottolinea che se la direzione aziendale ha fornito regolarmente il servizio, emesso puntualmente le fatture e i dipendenti hanno svolto puntualmente il loro lavoro, l’Amministrazione Comunale deve porre in essere ogni strumento utile al fine di erogare puntualmente stipendi e tredicesime mensilità. «Accampare scusanti tecniche non risolve il problema – aggiunge il sindacato – Se i dirigenti del Comune non sono in grado di gestire l’ammodernamento informatico, il sindaco prenda i provvedimenti necessari a rendere produttivo lo staff dirigenziale, così come si pretendono produttività e puntualità dai dipendenti delle partecipate».
«Si spera vivamente – continua l’organizzazione – che il ritardo in questione sia realmente legato a contingenti problematiche tecniche e non rappresenti il primo segnale di malaugurati deficit economici. Le denunce sommesse sussurrate dai lavoratori non lasciano spazio a previsioni ottimistiche. I dipendenti in quiescenza da oltre quattro mesi aspettano il pagamento del TFR, mentre le agenzie finanziarie che consentono ai lavoratori la cessione del quinto dello stipendio per ottenere finanziamenti denunciano che ATM non rimborsa le quote dovute».
«Questi – conclude il sindacato – sono segnali preoccupanti cui il sindaco deve dare risposta fornendo chiarimenti sullo stato di salute dell’azienda trasporti prima della scadenza del suo mandato. Se ATM è un’azienda in salute e il Comune non ha problemi a erogare le somme necessarie per garantire il servizio essenziale, risolto l’inconveniente tecnico, le tredicesime mensilità non dovrebbero essere oggetto dello stesso ritardo accumulato per l’erogazione degli stipendi. Pertanto ci si aspetta che entrambe le somme siano corrisposte contemporaneamente. In caso contrario sarebbe inevitabile attivare lo stato di agitazione dei lavoratori».
(212)