Assegno unico 2022 per i figli: cosa prevede la misura del governo

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Da marzo 2022 le famiglie italiane potranno godere dell’assegno unico per i figli, una misura economica che si sostituisce alle detrazioni e agli altri sostegni economici (come per esempio il bonus bebè) in vigore fino ad oggi. Lo scorso 18 novembre, infatti, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto dell’assegno unico, che nei prossimi giorni sarà al vaglio delle Commissioni governative. Tutte le famiglie, con figli a carico, potranno farne richiesta all’INPS. Come abbiamo detto, potranno beneficiare dell’assegno unico 2022 per i figli tutte le famiglie che lo richiederanno ma la somma ricevuta sarà diversa in base a: reddito e numero dei figli.

La nuova manovra economica costa 15 miliardi euro. «Una misura storica – ha detto il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti – che aumenta del 50% la spesa pubblica per la famiglia. Introduce uno strumento semplice che tiene conto dei carichi familiari e incentiva il lavoro femminile. Abbiamo voluto che fosse universale, per tutti i bambini. Unico, perché occorre più semplificazione. Stabile, ogni mese fino ai 21 anni, perché i ragazzi sono il nostro futuro da proteggere e accompagnare». Vediamo come funzionerà l’assegno unico 2022 e quali saranno i criteri per ottenerlo.

Ok del governo per l’assegno unico 2022 per i figli

Come abbiamo detto tutte le famiglie con figli a carico potranno usufruire dell’assegno unico 2022, quindi anche le famiglie con un reddito alto. Più il reddito è alto, più la somma dell’assegno unico sarà minore. Secondo i primi dati, i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15 mila euro riceveranno 175 euro al mese con un figlio, 350 con due figli e 610 con tre figli a carico.

Ma ci sono altri criteri che potrebbero variare l’importo dell’assegno:

  • se entrambi i genitori lavorano (30 euro in più a figlio);
  • se la madre ha meno di 21 anni (20 euro in più a figlio).

Chi può fare richiesta?

Potranno richiedere l’assegno unico 2022 per i figli, le famiglie:

  • a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di età del figlio;
  • che hanno figli maggiorenni che studiano;
  • che hanno figli maggiorenni disoccupati o con redditi minimi.

Inoltre, per ottenere il reddito è necessario:

  • essere lavoratori, autonomi o dipendenti (con un contratto di almeno sei mesi);
  • risiedere in Italia da almeno due anni.

Infine, per i figli disabili non sono previsti limiti d’età, per cui l’assegno unico verrà erogato per tutta la vita.

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