Asili nido comunali. L’assessore alle Politiche Sociali Nina Santisi risponde alla nota inviata dal consigliere comunale Libero Gioveni in merito alla questione del potenziamento degli asili di San Licandro e di Camaro e alle critiche mosse nei confronti dell’Amministrazione comunale.
«Non c’è stato nessun immobilismo – chiarisce l’assessore Santisi – né tantomeno silenzio da parte di questa Amministrazione sulla questione dell’ampliamento degli asili nido comunali di Camaro e di San Licandro. Piuttosto, c’è stato tanto lavoro dietro le quinte per gestire i vincoli burocratico-amministrativi». Questa la risposta alle accuse poste dal consigliere Gioveni che lo scorso sabato annunciava l’avvio dei lavori di potenziamento e l’aumento del numero di posti disponibili nei due asili nido comunali.
«I nidi comunali di Camaro e San Licandro potranno accogliere più bambini non grazie alle interrogazioni di un consigliere comunale – chiarisce l’Assessore – ma perché il processo di rifinanziamento, ottenuto con il Piano nazionale di Azione e Coesione (PAC), è stato attentamente monitorato dall’assessorato e dal dipartimento delle Politiche Sociali, in ottemperanza alle disposizioni e alla collaborazione con l’Autorità di Gestione. L’iter non si è mai interrotto e non c’è mai stata inerzia, se non attesa che le questioni legate al bilancio e alla variazione contabile intervenuta in corso d’opera si sciogliessero».
Le tappe della vicenda
Nel dare ulteriori spiegazioni su come si sono svolti i fatti, l’assessore Santisi ripercorre le tappe della vicenda.
Nel decreto di finanziamento delle spese del “PAC Infanzia – Primo Riparto” era stato previsto lo stanziamento di 900.000 euro, a seguito del quale, nel 2016, i lavori di implementazione e potenziamento dei due asili nido in oggetto erano stati affidati a una ditta privata. L’Autorità di Gestione, successivamente, ha deciso di accorpare i finanziamenti in un unico riparto. Questa modifica ha comportato la necessità di attendere l’approvazione del bilancio previsionale 2017-2019 per creare il nuovo capitolo di entrata delle somme finanziate dal Ministero e quello di uscita, includendo in quest’ultimo i 900.000 euro previsti inizialmente per il primo riparto.
«Il dipartimento Politiche Sociali e il dipartimento dei Servizi Finanziari – spiega, infine, l’Assessore – hanno così trovato la soluzione contabile più corretta che ha permesso di rendere nuovamente disponibili le somme destinate al PAC Infanzia e di affidare i lavori di potenziamento».
La situazione attuale degli asili nido comunali
Attualmente si sta richiedendo un trasferimento temporaneo dell’asilo di San Licandro per cui si stanno cercando spazi appropriati, mentre all’asilo di Camaro i lavori potranno essere avviati senza necessità di spostamenti.
Sul fronte dei posti disponibili, in questo momento, i tre asili nido comunali attivi sono al completo, fatta eccezione per la struttura di San Licandro che conta 10 posti liberi per cui sono state più volte riaperte le iscrizioni. A fine febbraio aprirà un micro asilo nido a Palazzo Zanca, che aggiunge all’offerta 12 posti per bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi.
«Inoltre – conclude l’assessore Nina Santisi – mentre le famiglie in Italia spendono in media 302 euro al mese per il nido comunale (fonte Cittadinanza attiva), a Messina il 78% delle famiglie paga la tariffa sociale di 90 euro, il 15% la tariffa media di 180 euro, il 7% la tariffa piena di 270 euro, a seconda della soglia di reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Cifre inferiori anche rispetto alle strutture private che, secondo indagini di mercato, oscillano dai 150 ai 300 euro al mese».
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