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Arisme, revoca incarico alla presidente Giorgianni, Basile: «Aumento indennità illegittimo»

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Scossoni tra le partecipate a Palazzo Zanca, il sindaco di Messina, Federico Basile, ha deciso la revoca dell’incarico alla neo-presidente di ArisMe (l’Agenzia per il risanamento), l’avvocato Alessia Giorgianni. Perché? Perché avrebbe aumentato la propria indennità senza prima mandare una comunicazione ufficiale. A commentare la vicenda è stata dapprima la diretta interessata, poi il Primo Cittadino.

Con il cambio della guardia a Palazzo Zanca, sono cambiati (più o meno) i vertici delle società partecipate del Comune di Messina. A seguito dell’avviso pubblico avviato a luglio 2022, infatti, sono stati nominati i nuovi membri dei CdA. A ottobre 2022 a capo del Consiglio di Amministrazione di ArisMe è stata selezionata l’avvocato Alessia Giorgianni, già precedentemente consigliera. Nomina che, comunque, è durata poco. Nei giorni scorsi, infatti, è scoppiato il “caso”. Il sindaco Federico Basile le ha revocato l’incarico perché sarebbe venuto meno il rapporto fiduciario (che è alla base di queste nomine).

A darne notizia per prima era stata, sui social, l’ormai ex Presidente dell’Agenzia per il Risanamento che aveva contestato la decisione del Primo Cittadino e lanciato una non tanto velata frecciatina sull’aumento delle indennità di Sindaco e Giunta sanciti sulla base di quanto previsto da una Legge Regionale del maggio 2022 (che accoglieva un provvedimento di livello nazionale).

Replica il sindaco di Messina, Federico Basile: «La decisione di revocare l’incarico fiduciario di Presidente del CdA all’avv. Alessia Giorgianni è stata determinata non soltanto ”dalla mancata comunicazione” al Sindaco dell’aumento delle indennità che l’avv. Giorgianni ha definito per sé stessa e i due componenti del CdA, ma anche dall’illegittimità dell’aumento e dalla applicazione retroattiva dello stesso. In altri termini, non solo è stato deliberato un aumento dei compensi del CdA dell’Agenzia di Risanamento per la riqualificazione urbana non consentito dalla legge, ma altresì l’aumento è stato fatto decorrere dal mese di gennaio 2022 pagando così arretrati non dovuti all’avv. Giorgianni e agli altri due componenti del CdA. È di tutta evidenza che se l’avv. Giorgianni avesse comunicato al sottoscritto tale decisione, come doveroso nell’ambito del rapporto fiduciario intercorrente tra il Sindaco e i componenti del CdA, si sarebbe impedito di procedere ad aumenti che hanno determinato un illegittimo esborso di denaro pubblico».

«L’aumento delle indennità degli amministratori comunali – ha poi aggiunto – è avvenuta con determina Dirigenziale n. 6428 del 25 luglio 2022 e con decorrenza dalla sua efficacia. Il riferimento al valore annuo dell’indennità del 2022 contenuto nella determina di cui trattasi aveva solo la finalità di stabilire il compenso per l’anno 2022 da suddividere per le 12 mensilità, riconosciuto al Sindaco, agli Assessori ed al Presidente del Consiglio Comunale insediatisi a seguito delle elezioni del 12 giugno u.s. esclusivamente con decorrenza rispettivamente dalla loro elezione o nomina».

La replica dell’avv. Alessia Giorgianni: «Sono rispettosa delle regole»

Arriva puntuale, alle dichiarazioni del sindaco Basile, la replica dell’avvocato Alessia Giorgianni. «Registro che il Sindaco con inusitata pervicacia, mentre è in corso l’avvio del procedimento di revoca, anticipa le conclusioni, facendosi lecito affermare che avrei compiuto atti illegittimi. Sono rispettosa delle regole e della legge e, come anticipato, trasmetterò al Sindaco, che non ha alcuna competenza per stabilire se l’atto sia legittimo o meno, le richieste controdeduzioni. In questa fase mi limito, soltanto, a riaffermare che l’aggiornamento delle indennità discende da una scelta discrezionale dello stesso Sindaco attraverso la determina dirigenziale di anticipare l’aumento del suo compenso rispetto al 1.1.2024».

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