In questi giorni il cielo sopra Capo Peloro avrebbe dovuto essere teatro di un’esperienza unica: la trasvolata dello Stretto. Skipper esperti, professionisti e principianti, avrebbero dovuto sorvolare in parapendio il tratto di mare tra Reggio Calabria e Messina per poi atterrare sulla spiaggia di Torre Faro. Ma niente di tutto questo è avvenuto. Perché? A quanto pare a causa di “lentezze burocratiche”.
A comunicarlo è stato Giampiero Procopio, presidente dell’associazione che aveva organizzato l’evento, la ASD Parapendio Pizzo Tandem Fly: «Ci vediamo costretti – ha scritto sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione sportiva calabrese – ad annullare l’iniziativa internazionale “Reggio Calabria vola sullo Stretto” programmata dal 4 al 12 maggio 2019 a causa di un inconcepibile ritardo della burocrazia italiana».
In poche parole, ci ha spiegato Procopio, la ASD Parapendio Pizzo aveva richiesto le autorizzazioni necessarie all’ENAV già nel settembre 2018, ma il responso, peraltro positivo, è arrivato solo il 9 aprile 2019, quando ormai «era scaduto il termine dei 45 giorni previsti per la valutazione successiva da parte di ENAC e per la divulgazione del NOTAM (Notice to Air Men) necessario a tutta la comunità aeronautica mondiale».
Insomma, alla fine della fiera l’Associazione ha dovuto annullare un evento che già aveva ricevuto diverse adesioni, un progetto ambizioso finalizzato a unire la Calabria e la Sicilia in volo con la partecipazione di quasi 200 piloti provenienti da più parti del mondo: «Ora – ha aggiunto Procopio – per questo “stop” burocratico è saltato tutto, dobbiamo rimborsare alcuni biglietti e abbiamo perso d’immagine. Ma siamo persone tenaci, non ci arrendiamo, quindi adesso ci rimbocchiamo le maniche e ci rimettiamo al lavoro nella speranza di poter organizzare la trasvolata dello Stretto per l’anno prossimo».
(Foto fornita dall’ASD Parapendio Pizzo)
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