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Animali maltrattati in un allevamento a Monforte. La denuncia dell’Aidaa

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cane-catenaL’Associazione Italiana Difesa Ambiente e Animali (Aidaa) di Monforte San Giorgio denuncia casi di maltrattamenti di animali nella zona. In una nota, l’associazione evidenzia: «Sono stati riscontrati i casi di due cani, un meticcio e un pittbull, visibilmente denutriti, che vivono in mezzo ai loro escrementi. Il meticcio è una femmina, tenuta a catena, che si attorciglia al tronco dell’albero dove è fissata. Ciò, le impedisce ogni tipo di movimento e in più c’è il rischio che rimanga impiccata, trovandosi a ridosso di un muro alto circa un metro e mezzo. La sua cuccia è costituita da una tanica per l’acqua non molto grande. Quando l’animale si attorciglia con la catena attorno all’albero rimane sotto la pioggia anche durante la notte».

«Il pittbull di circa 3-4 mesi è tenuto legato dentro un cancello, con una catena corta, ha come cuccia un vecchio materasso logoro. Nello stesso spazio, si trovano alcune gabbie nelle quali ci sono alcuni conigli. Sembra che sia stato messo là a guardia di qualcosa, la tettoia sopra l’abitazione lo risparmia dalla pioggia ma non dalle fredde temperature che anche in Sicilia in questi giorni hanno toccato 0 gradi. Vengono accuditi qualche volta al giorno e spesso sono lasciati senza cibo e tra i loro escrementi».

Non solo i cani, ma anche due caprette e altri animali ˗ denuncia l’associazione ˗ vivono in pessime condizioni: «Di una di loro non vi è più traccia (scomparsa qualche giorno prima di scattare le foto). Nessuna delle due contrassegnata con l’indice di tracciabilità, più classicamente detto orecchino».  

Inoltre ˗ prosegue Aidaa ˗, «un numero non quantificato di oche e galline, tenuti in condizioni precarie condizioni, non hanno nemmeno questi un rifugio per la notte».

L’associazione provinciale si è messa in contatto con la sede nazionale per sollecitare la chiusura di quello che hanno definito «allevamento lager».

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