Secondo Messinambiente sarebbero almeno 400 le tonnellate di rifiuti ancora presenti nelle strade cittadine, un quantitativo che prolungherà anche per questa settimana il tour de force a cui sono sottoposti i dipendenti già da alcuni giorni. Strade e marciapiedi invasi da montagne di sacchetti di spazzatura spesso dati alle fiamme, rendendo l’aria irrespirabile.
Ecco il triste scenario con cui la città ha salutato l’ingresso del 2017, per una situazione che non affonda le sue radici negli ultimi giorni ma nell’ordinanza regionale del 23 dicembre scorso, che ha costretto i mezzi di Messinambiente a non portare più i rifiuti nella discarica di Motta Sant’Anastasia ma nel sito di Grotte San Giorgio, distante altri 20 chilometri. Così, proprio a ridosso di Natale, la città si è ritrovata con oltre 400 tonnelate di rifiuti da smaltire e alla società di via Dogali non restava altro da fare che intensificare i turni per la raccolta.
Da una settimana, gli operai di Messinambiente sono in moto per ventuno ore su ventiquattro, eccezion fatta per le fasce orarie che vanno dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 20. Veri e propri turni “extra-large” dovuti all’emergenza e che continueranno almeno fino a domenica, dove saranno impiegati anche i mezzi solitamente utilizzati per la raccolta porta a porta e per lo spazzamento e la cura del verde nei cimiteri comunali.
A peggiorare una situazione già complicata, ci hanno pensato quei cittadini che la notte del 31 dicembre hanno dato fuoco alle montagne di rifiuti in diverse zone della città, perché secondo la normativa vigente gli operatori di Messinambiente non possono raccogliere i rifiuti bruciati se non dopo tre giorni,vale a dire quando il rogo può essere considerato definitivamente spento.
Ciò che invece si augurano i vertici di Messinambiente, soprattutto in vista dell’Epifania, è che da parte della Polizia Municipale ci siano dei maggiori controlli sul territorio garantendo il rispetto dell’ordinanza che vieta ai cittadini di gettare i rifiuti nei cassonetti il sabato e nei prefestivi. Sia il 24 che il 31 dicembre, tanti messinesi hanno agito impunemente violando l’ordinanza, aumentando notevolmente il quantitativo di rifiuti ancora da smaltire.
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