Anche a Messina arriveranno le risorse economiche per la gestione e l’avviamento del servizio idrico integrato. Il governo regionale, infatti, ha approvato la proposta dell’assessore all’Energia Alberto Pierobon per stanziare risorse – per un totale di 12 milioni di euro – per Trapani, Catania e Messina.
«È fondamentale – dice l’assessore Pierobon – assicurare il rispetto della scadenza del primo gennaio 2021 prevista dall’accordo approvato dalla Commissione Ue, per assicurare il rispetto della normativa vigente nella gestione del servizio idrico e non perdere importanti finanziamenti. Stiamo intervenendo su più fronti e con tutti gli strumenti necessari, lavorando anche in sinergia con le prefetture, per consentire ai Comuni di superare le difficoltà riscontrate e garantire ai cittadini un servizio migliore ed efficiente».
I fondi economici serviranno a:
- condurre infrastrutture consegnate dall’Ente Acquedotti Siciliani (in liquidazione)
- elaborare e aggiornare i Piani d’ambito
Servizio idrico integrato
Una volta andata in liquidazione l’Ente Acquedotti Siciliani, saranno i Comuni a dover gestire il servizio idrico integrato. Adesso si aspetta il trasferimento di 14 reti, di cui 3 a Messina e 3 acquedotti esterni, di cui uno a Messina.
Per agevolare la procedura, la Regione Siciliana ha quindi aumentato le risorse economiche da 3 a 10 milioni di euro che consentirà l’avvio dei nuovi servizi e la manutenzione della rete. I Comuni potranno restituire le somme in dieci anni attraverso gli introiti delle bollette riscosse.
Altri 2 milioni invece sono stati assicurati per la elaborazione e aggiornamento dei Piani d’ambito di tutte le 9 le Ati provinciali siciliane, strumento necessario per la programmazione di tutti gli investimenti nel settore idrico, fognario e depurativo.
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