Rendering del Ponte sullo Stretto di Messina

Ance Messina: «Il Ponte sullo Stretto si può fare adesso. Ecco perché»

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Secondo Ance Messina il Ponte sullo Stretto sì può (e si deve) fare adesso. A farsi portavoce del punto di vista dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili è il presidente Pippo Ricciardello: «Il mondo delle costruzioni di tutto il Mezzogiorno – sottolinea –, ed in particolare della Sicilia e della Calabria, non riesce a capire le motivazioni che bloccano l’avvio immediato di un’opera strategica per l’intero paese».

Per Ance Messina i lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto potrebbero iniziare anche a breve «attivando, così, l’occupazione di migliaia di unità lavorative». Per questo motivo, il presidente Pippo Ricciardello chiama ad una mobilitazione sindacati, associazioni imprenditoriali, partiti politici, movimenti, parlamentari, sindaci, università, e tutti gli altri attori sociali tra Sicilia e Calabria.

«Non riusciamo a comprendere – scrive Ricciardello a nome dell’Ance – il rifiuto ostinato, anche da parte del governo in carica, all’inserimento del Ponte sullo Stretto nel Recovery Plan, perché non realizzabile entro il 2026. Tutti i paesi dell’Unione Europea hanno già redatto Recovery Plan in cui sono utilizzate distinte coperture finanziarie e, quindi, anche l’Italia potrebbe utilizzare, per la realizzazione del ponte, le risorse ancora non impegnate del fondo coesione e sviluppo 2014 – 2020».

Proprio su questo punto, quello della scadenza posta alle opere da realizzare con i fondi del Recovery, è intervenuto già nei giorni scorsi il sindaco di Messina Cateno De Luca nel lanciare alcune proposte per il Sud al Ministro Mara Carfagna.

Tra le motivazioni per cui il Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe realizzabile da subito, Ance Messina segnala: la possibilità di «annullare il danno causato dall’attuale insularità stimato nell’importo di circa 6 miliardi di euro all’anno come mancato contributo alla crescita del Pil»; il fatto che motiverebbe «sia lo sviluppo della rete ferroviaria in Sicilia, sia la realizzazione dell’asse ferroviario av/ac Salerno – Reggio Calabria – Messina – Palermo»; il fatto che non sarebbe «un’opera costosissima, infatti gli interventi strettamente legati alla realizzazione del ponte non superano i 4,5 miliardi di euro».

Il documento completo firmato da Ance Messina è disponibile a questo link.

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