Dodici Public Utilities, operanti nelle regioni del Sud Italia, si scambieranno buone prassi e si supporteranno in settori strategici, per il migliorare l’efficienza nella gestione aziendale. E’ stato siglato con questo obiettivo dai vertici AMAM il Protocollo che istituisce Rete Sud.
L’accordo, siglato a Roma dal Presidente dell’AMAM Leonardo Termini e dal Direttore Generale Claudio Cipollini, darà supporto alle aziende che erogano servizi pubblici locali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’Accordo, promosso da UTILITALIA – la Federazione nazionale che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas – nasce dalla necessità di una ‘rete’ che fornisca alle imprese servizi, supporto e capacità di confronto con i diversi livelli di governo.
La Rete Sud si configura, dunque, come spazio di confronto e programmazione tra le imprese stesse, con lo scopo di trasferire le esperienze migliori, le best practice, affrontando le problematiche emergenti attraverso lo scambio delle migliori esperienze, per incrementare l’efficienza e la capacità gestionale.
«Lavorare in rete e collaborare con altre aziende che hanno la stesse problematiche e obiettivi di AMAM – hanno affermato Termini e Cipollini, a valle della firma – porterà un significativo vantaggio e produrrà anche risparmi di costi nella gestione aziendale, oltre a migliorare la qualità degli interventi sulle infrastrutture che garantiscono l’efficienza del nostro servizio idrico integrato».
Principali finalità della Rete appena costituita sono:
- il potenziamento dell’interlocuzione con gli enti locali per problematiche comuni nell’area del SUD dell’Italia;
- l’innalzamento nel livello qualitativo del dibattito all’interno delle imprese, attraverso momenti di confronto con il sistema delle istituzioni e il mondo imprenditoriale locale e nazionale;
- la promozione di iniziative e servizi comuni per l’assistenza sulle normative regionali di settore e raccordo con il quadro legislativo e regolatorio nazionale, anche attraverso la reciproca assistenza per gare, appalti e concorsi;
- l’interscambio nelle attività legali, economico-finanziarie e fiscali;
- la valutazione comune dei progetti formativi finanziati dai fondi interprofessionali (Fonservizi, Fondirigenti);
- il reciproco scambio di informazioni sulle opportunità di finanziamento offerte dai fondi UE;
- il supporto reciproco nella ricerca di partner per la partecipazione ai bandi, in collaborazione con le rispettive Camere di Commercio e l’ideazione comune di iniziative e progetti per la presentazione in risposta ad avvisi nazionali e comunitari;
- la valutazione comune sulle possibilità di accesso da parte delle Aziende pubbliche a strumenti finanziari del territorio e ad approvvigionamenti congiunti.
«Il confronto con le realtà aziendali del Mezzogiorno e nazionali nonché la messa a fattor comune di strategie e energie – hanno concluso il Presidente e il Direttore Generale di AMAM – consentirà tra l’altro una ben maggiore sensibilizzazione e consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni sulle tematiche e le criticità che, specie e in Sicilia e nel Sud, sono palesi e annose quali, ad esempio, la necessità di reperire finanziamenti e operare investimenti per le infrastrutture».
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