Foto della presentazione al Comune del POT di AMAM Messina

AMAM. Presentato il Piano Operativo: «Acqua h24 a Messina entro il 2022»

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È stato presentato questa mattina, a Palazzo Zanca, il Piano Operativo Triennale 2018/2020 dell’Amam. Il progetto illustrato dal Direttore Generale dell’Azienda, Claudio Cipollini, ha come obiettivi: investimenti, sviluppo, crescita e innovazione tecnologica.

Per la stesura del piano, Amam è partita da alcuni presupposti: ogni anno in Italia si perdono 3,45 miliardi di metri cubi di acqua. Le cause sono la vetustà degli impianti e il mancato utilizzo delle nuove tecnologie nel settore. La Sicilia è, inoltre, al primo posto per lo spreco d’acqua.

Sono questi i dati che spingono la società a puntare il nuovo Piano Operativo in alcuni progetti in particolare, per un totale di 134 milioni di euro di investimenti (precisamente € 134.039.447):

  • riduzione delle perdite nelle condotte;
  • ammodernamento e completamento della rete;
  • fornitura acqua h24 entro il 2022;
  • eliminazione rischi inquinamento;
  • individuazione nuove fonti idriche;
  • adeguamento del personale aziendale per numero e competenze;
  • miglioramento tecnologico e informatizzazione servizi per l’utenza.

Il progetto più ambizioso è sicuramente quello di garantire l’erogazione idrica h24 in tutta la città, quasi un sogno per i messinesi, che si trovano a disporre dell’acqua a fasce orarie.

Per raggiungere questo importante obiettivo saranno stanziati quasi 53 milioni di euro (€ 52.915.477). Si realizzerà attraverso: messa in sicurezza dell’acquedotto di Fiumefreddo, completamento serbatoio Montesanto, manutenzione ed efficientamento della rete e degli impianti, rifacimento delle reti e distrettualizzazione.

Il progetto “Tutto Pulito”, sarà finalizzato, invece, alla riduzione dell’inquinamento dell’acqua che arriva a Messina. Ha un valore di poco più di 70 milioni di euro (€ 70.014.000) e prevede la realizzazione, o il miglioramento, di: l’impianto di sollevamento Santa Cecilia, Portalegni, Annunziata, Depuratore Tono (l’apertura è stimata entro il 2020), condotta Carmine e Piazza D’Armi, adeguamento pompe di sollevamento, manutenzione straordinaria impianti, depuratore Mili e San Saba, risanamento bacini dei torrenti.

3.220.000 euro, saranno stanziati per la ricerca delle “nuove fonti”, per garantire alla città una fonte di approvvigionamento sufficiente in caso di necessità.

Per l’energia e le tecnologie saranno spesi 7 milioni e 890mila euro divisi in: progetto idroelettrico, fotovoltaico, sistema informativo aziendale, sistema qualità, telemetria, strumenti tecnologici, mappa digitale della rete idrica e fognaria.

Per rendere realizzabile questo progetto sarà necessario, però, aumentare l’organico aziendale, attualmente insufficiente per coprire il fabbisogno. Questo passaggio sarà attuato in vari step:

  • entro giugno sarà completa la nuova Pianta Organica;
  • entro dicembre il Sistema di Qualità;
  • nuova occupazione, attraverso varie modalità (concorsi interni, pubblici).

I rappresentanti dell’Amam e l’assessore Sergio De Cola, hanno assicurato che il Piano Operativo Triennale (POT) sarà mantenuto anche in caso di nuova Amministrazione comunale: «Sui fatti è difficile perdere tempo, si tratta di un programma realizzato sulla base del fabbisogno reale, con progetti realizzabili, quindi non c’è motivo di rallentamento delle procedure di avviamento dei lavori» ha affermato l’amministratore di Amam Francesco Bonanno, nominato a marzo scorso e in carica da fine aprile.

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