La caccia agli evasori dell’AMAM sta portando i primi risultati. In una settimana, infatti, sono stati già recuperati 850mila euro. L’attuazione di un piano di recupero crediti era stata annunciata dall’azienda poco più di un mese fa. Troppi, infatti, erano i cittadini che non pagavano l’acqua a Messina.
Secondo i dati dell’AMAM, infatti, oltre il 20% degli abitanti, delle imprese e dei commercianti messinesi non paga le bollette dell’acqua ed è moroso. “Una situazione insostenibile” ha commentato il Presidende dell’AMAM, Leonardo Termini, che ha deciso di dichiarare guerra agli evasori.
In totale ci sono 92 milioni di euro di bollette non pagate negli ultimi 15 anni da recuperare. Il lavoro non sarà certamente facile ma Termini è convinto che questa sia la strada migliore per recuperare il denaro non riscosso. E i primi dati ufficiali sembrano dargli ragione.
Il mancato pagamento del servizio idrico all’azienda ha causato danni proprio ai cittadini, impedendo di fatto all’AMAM di effettuare gli investimenti necessari per migliorare la rete e la dotazione idrica di Messina.
La caccia agli evasori, quindi, funziona e continuerà nelle prossime settimane.
Per tutti coloro che devono rimettersi in regola con i pagamenti, è prevista la possibilità di accedere a una rateizzazione del debito, secondo le seguenti modalità:
- Utenze domestiche: massimo 18 rate mensili
- Utenze condominiali: massimo 16 rate mensili
- Utenze commerciali o partita IVA: massimo 12 rate mensili.
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