Uno studio di fattibilità finalizzato all’attuazione del telelavoro per iniziativa del dirigente alle Politiche sociali della Provincia regionale di Messina, architetto Gabriele Schifilliti, su impulso dell’assessore al ramo, Daniele Bruschetta, in accordo con il Presidente, Nanni Ricevuto.
La decisione, assunta nell’ottica del decreto legge intitolato “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, contempla un percorso progettuale di sperimentazione in telelavoro.
«Il telelavoro — spiega Schifilliti — è la remotizzazione fisica e mentale del lavoratore, che svolge le rispettive mansioni nel proprio domicilio, riuscendo a coniugare professione e famiglia». «Oggi, potrebbe essere questa — sostiene Bruschetta — la soluzione a tutta una serie di problemi di ordine sociale, economico e lavorativo, in corso nel nostro Paese».
«Lo sviluppo del progetto pilota — affermano Schifilliti e Bruschetta — è stato pensato in linea con l’applicazione dei principi statutari di questa Amministrazione, allo scopo di rendere fra loro compatibili le responsabilità familiari e professionali, anche attraverso nuove forme di organizzazione del lavoro e dei servizi sociali. In questa maniera si potrà realizzare un nuovo modello lavorativo e sociale capace di favorire un processo culturale di innovazione digitale, superando stereotipi e pregiudizi, del quale tanto le Pubbliche Amministrazioni quanto la società hanno bisogno».
Non a caso, è l’Agenda digitale a imporre agli Enti Locali l’obbligo di dotarsi di una serie di strumenti e piani che disciplinano il telelavoro. «Per poter fare questo —concludono l’assessore e il dirigente — è stato necessario un approfondimento legato al telelavoro nella sua complessità, alle leggi, ai modelli alternativi e agli sviluppi di questa prassi, partendo da un confronto serio su questa tematica, ancora poco adottata».
Alla luce di questo impegno, il Presidente della Provincia ha posto formalmente la sua firma all’avvio di questa nuova forma di organizzazione di telelavoro e di economie gestionali, affidando al dirigente alle Politiche sociali l’incarico di intraprendere quanto necessario per la sua realizzazione e attuazione.
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