Il commissario dell’Atm Domenico Manna vuol vederci chiaro sul Premio Produttività all’ormai ex direttore generale Claudio Conte e sugli acconti delle retribuzioni dati soltanto a un gruppo dei 600 dipendenti circa. Manna ha disposto due indagini interne. L’azienda trasporti, per i mesi di marzo, aprile e maggio 2013, ha concesso solo a un gruppo “numerosi acconti – come si legge nella delibera del commissario – sulle retribuzioni maturate ma non corrisposte, per un importo totale di notevole entità”.
Secondo quanto esposto nel provvedimento gli acconti non sono stati concessi a tutti mentre alcuni di quelli che hanno beneficiato delle anticipazioni hanno percepito somme anche su mensilità di retribuzione non ancora maturate. Il collegio dei Revisori dei Conti dell’Atm ha sollevato il problema della regolarità della corresponsabile degli acconti avvenuta anche in contanti. Manna ha chiesto a Conte, che il 5 ottobre dovrà lasciare gli uffici perché non gli è stato rinnovato l’incarico, chiarimenti scritti su quanto segnalato nella delibera e ha dato mandato al direttore amministrativo Ferdinando Garufi di avviare un’indagine interna avvalendosi, se il caso, di una commissione interna sulla legittimità e regolarità degli acconti concessi soltanto ad alcuni lavoratori.
Manna ha deciso anche di aprire un’indagine interna sulla concessione, nell’aprile scorso, del premio produttività 2013 a Conte. Anche in questo caso sono stati chiesti a Conte chiarimenti scritti e a Garufi, che è direttore generale facente funzioni dell’azienda trasporti e rappresentante legale, di avviare i controlli. Con un’altra delibera, inoltre, Manna ha deliberato di corrispondere a Conte l’indennità sostitutiva del preavviso fino al 5 ottobre; un modo per tenere lontano dai locali di via La Farina l’ ex manager dell’Atm fino al giorno in cui scadrà il contratto che non sarà rinnovato. Nella delibera si legge che: “La presenza in azienda dell’ingegnere Claudio Conte, per i pochi giorni rimanenti alla scadenza del suo incarico, risulta non opportuna in quanto andrebbe in conflitto con il nuovo assetto organizzativo e gestionale”. In pratica Conte dovrà restare a casa, a pagamento, fino al 5 ottobre. Il 4 luglio scorso Manna aveva deciso di non confermare Conte nell’incarico di direttore generale. Intanto da oggi dovrebbero salire a una quarantina circa da 33 delle ultime settimane gli autobus che circoleranno in città. Il personale sta facendo grandi sforzi per riparare i mezzi fuori uso e rimetterli in linea consentendo di tornare a un servizio più adeguato.
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