Aggressione contro un funzionario comunale, politici e sindacati: «Clima di tensione a Messina»

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Ieri, mercoledì 9 giugno, un funzionario comunale del Dipartimento di Urbanistica di Messina è stato vittima di un’aggressione mentre svolgeva il proprio lavoro presso gli Uffici del plesso Dante Alighieri. Immediati i messaggi di solidarietà da parte di esponenti e gruppi politici e da parte dei sindacati, che hanno puntato il dito contro il sindaco di Messina, Cateno De Luca, accusandolo di aver generato un clima di tensione in città, in particolare contro i dipendenti di Palazzo Zanca.

Pubblichiamo di seguito, alcuni dei messaggi inviati da partiti politici e sindacati.

Il Movimento 5 Stelle: «Inaccettabile clima di tensione alimentato da invettive acchiappa like»

In una nota, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle stigmatizza quanto accaduto: «Un episodio che testimonia l’inaccettabile clima di tensione che si respira in città, alimentato da continue esasperazioni, insulti, invettive acchiappa like e imbarazzanti show sui social».

«Non siamo a conoscenza dei particolari della vicenda – proseguono –, ma nulla giustifica in alcun modo un’aggressione fisica e violenta, che non possiamo non associare indirettamente al clima avvelenato che si respira sul web, ai danni di dipendenti comunali, dirigenti e agenti della Polizia Municipale, più volte finiti nel “tritacarne” dei social a causa dei toni utilizzati, della furia cieca e delle reprimende in diretta, che rischiano di esasperare ulteriormente gli animi».

«Una costante che si ripete da anni – concludono –, nei confronti di chiunque possa essere utilizzato “da nemico”, dai giornalisti alle più alte cariche dello Stato, malgrado i reiterati inviti al rispetto dei ruoli istituzionali e della cittadinanza tutta».

Sulla vicenda si espresso anche il deputato nazionale Francesco D’Uva: «Da tanto tempo chiedo che, all’interno delle Istituzioni, si mantengano sempre toni bassi. Solo all’interno di un clima disteso, che favorisce sinergie e non scontri, è possibile fare il bene dei cittadini, tutelare i lavoratori e realizzare obiettivi concreti per la città».

Articolo Uno: «Clima imbarbarito, Cateno De Luca faccia mea culpa»

A commentare, il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano: «È gravissimo quanto accaduto al Dipartimento Urbanistica del Comune di Messina. L’aggressione di un dipendente racconta di un clima imbarbarito che vede le lavoratrici e i lavoratori del Comune e delle partecipate costantemente e indiscriminatamente additati e attaccati. Non è purtroppo il primo episodio né temiamo sia l’ultimo se non si cambiano atteggiamenti ed approcci, a partire dal primo cittadino. I toni, che in più di un occasione, il Sindaco ha usato nei confronti dei dipendenti creano una condizione di tensione latente e rischiano di legittimare inaccettabili forme di violenza».

«Cateno De Luca faccia mea culpa – aggiunge – e si ristabilisca una quadro di rapporti e relazioni tra amministrazione e dipendenti consono ad una città civile. Ci si renda conto che le parole sono come pietre e rischiano ad armare mani più o meno consapevoli. Troppo facile scaricare su funzionari e impiegati i limiti di un’amministrazione che ha fatto della propaganda strumentale una cortina di fumo per oscurare il reale andamento del governo di una città che, a partire dai servizi pubblici essenziali (raccolta e spazzamento su tutti) , sconta carenze e ritardi».

Articolo Uno, quindi, «esprime la propria solidarietà e vicinanza a tutti i dipendenti di Comune e partecipate che nella stragrande maggioranza dei casi hanno a cuore il proprio lavoro e la propria città. Se è vero che c’è qualcuno che non svolge con correttezza e puntualità le proprie mansioni esistono procedure e strumenti per intervenire senza agitare gogne mediatiche utili unicamente a prendere, a dire il vero sempre meno, likes sui social».

FP CGIL: «Finché il Sindaco continuerà ad avvelenare i pozzi, episodi come questo saranno all’ordine del giorno»

Di seguito, il comunicato inviato dal segretario della FP Cgil, Francesco Fucile, e dal responsabile aziendale, Giuseppe Previti: «Ancora un’aggressione, l’ennesima, ai danni di un dipendente comunale, la cui principale “responsabilità”, probabilmente, è quella di ricoprire un incarico all’interno di quegli uffici che il Sindaco De Luca, quotidianamente, schernisce ed espone al pubblico ludibrio, contribuendo ad esasperare gli animi ed avvelenare i pozzi. Adesso, però, è il momento di dire basta».

«Nel porgere massima solidarietà al dipendente per una pronta guarigione – proseguono –, non possiamo non evidenziare come questo spiacevolissimo evento si verifica proprio a 48 ore di distanza dall’ennesimo “show social” messo in atto dal Sindaco De Luca nei confronti di un altro dipendente comunale. Appare evidente e chiaro a tutti che quanto accaduto questa mattina, è l’espressione plastica del clima di tensione da addebitare in toto agli atteggiamenti assunti dal primo cittadino. La strumentalizzazione, ai fini di propaganda, delle inefficienze e dei ritardi della macchina burocratica, è una scelta precisa di De Luca e queste, però, sono le conseguenze. Dobbiamo capire se ci siano i margini affinché gli organi competenti facciano le necessarie valutazioni in merito a quanto avvenuto».

«Come organizzazione sindacale – concludono Fucile e Previti – possiamo spingerci fino ad un certo punto, ma è certo che bisogna effettuare un’analisi complessiva su quanto accaduto e sulla modalità con cui il Sindaco tratta e si interfaccia con i pubblici dipendenti, esposti quotidianamente ad un odio generalizzato».

Uil Fpl: «La ricerca del consenso sulla pelle dei lavoratori non giova a nessuno»

A stigmatizzare l’accaduto, anche la Uil Fpl attraverso una nota a firma del segretario generale, Pippo Calapai, e del responsabile provinciale, Emilio Di Stefano: «Nell’esprimere solidarietà al lavoratore che ha subito da parte di un utente un vile ed efferato attacco personale, non può sottacere il clima di fortissima tensione che stanno subendo tutti i lavoratori del Comune di Messina.

«Gli sproloqui – proseguono – attraverso i continui attacchi mediatici da parte del massimo responsabile di palazzo Zanca che in numerose occasioni ha superato anche il “Brunetta vecchia maniera”, che additava i lavoratori pubblici come fannulloni stanno causando notevoli preoccupazioni fra gli addetti ai lavori. Sindaco, basta mettere alla gogna i dipendenti Comunali! Basta con i continui sproloqui! Deve scapparci il morto? Tanti sono gli episodi di violenza che si sono verificati contro i dipendenti del comune di Messina durante la sua gestione politico/amministrativa».

«Sig. Sindaco – concludono i rappresentanti di Uil Fpl – la ricerca del consenso ad ogni costo, sulla pelle dei lavoratori non giova a nessuno. Lei nella qualità di Amministratore del Comune di Messina, dovrebbe solo ricordarsi i sacrifici che gli stessi fanno giornalmente essendo il comune carente di centinaia di posti in organico. Forse la caccia alle streghe serve a camuffare le gravi inadempienze della sua Amministrazione nei confronti dei lavoratori? Vedi ad esempio contratti integrativi non applicati».

SilPol: «Campagna di denigrazione e di odio nei confronti dei dipendenti del Comune»

Di seguito, la nota del sindacato della Polizia Municipale: «Non possiamo non stigmatizzare ed esprimere la nostra solidarietà al collega dell’Urbanistica, oggetto della vile aggressione odierna nella propria sede di lavoro. Questo fa il seguito alla campagna di denigrazione e di odio nei confronti dei dipendenti Comune che adesso più che mai, come si dimostra nei fatti, corrono seri rischi per la propria incolumità».

«Le esternazioni ricorrenti del Sindaco – si legge nella nota –, dalle varie sedi di lavoro, attraverso i social, senza alcuna possibilità di contraddittorio, rischiano di ingenerare una rappresentazione distorta della realtà. Occorre chiarire che le OO.SS. non si sono mai sottratte ai processi di revisione e di miglioramento della macchina amministrativa e per paradosso oggi, in una costante ristrutturazione  dell’apparato burocratico, operata dall’Amministrazione De Luca, attraverso anche tagli sostanziali della dotazione organica, i dipendenti sono divenuti i capri espiatori di ogni malfunzionamento esistente subendo altresì la mortificazione di non aver corrisposto quanto dovuto».

«L’evento di oggi – conclude SilPol – fa seguito ad uno stato di tensione crescente che gli stessi lavoratori della Polizia Municipale, più degli altri, registrano sul territorio anche in ragione della maggiore esposizione e degli effetti di una pandemia che ha lasciato esiti non solo di carattere economico. Sarebbe il caso che si prendesse coscienza, in modo serio ed istituzionale della drammaticità di quanto accaduto per non trovarci a dover registrare  ulteriori episodi magari di portata più grave».

Cisl e Cisl Fp: «Invitiamo tutti ad abbassare i toni e stemperare il clima»

A parlare, per Cisl e Cisl FP, sono il segretario generale di Messina, Antonino Alibrandi, e la coordinatrice del comparto funzioni locali della Cisl Fp Messina, Maria Rita Rizzo: «Condanniamo fermamente l’aggressione e invitiamo tutti ad abbassare i toni e stemperare il clima, pesante, che si respira da giorni ormai all’interno del Palazzo Municipale. Il continuo attacco nei confronti di dipendenti pubblici e dirigenti pone un serio problema di sicurezza perché tutti potrebbero sentirsi autorizzati ad un comportamento non consono e fuori dalle regole nei confronti dei funzionari pubblici».

«Dal Sindaco – concludono –, datore di lavoro di tutti i dipendenti di Palazzo Zanca, ci aspettiamo una forte presa di posizione nei confronti di questo tipo di atteggiamento. Un sindaco-datore di lavoro non può organizzare una diretta sui social per denigrare un dipendente pubblico in dispregio a qualunque norma a garanzia della privacy e dei diritti dei lavoratori. Deve essere lui il primo a tutelare, valorizzare e difendere i propri lavoratori da qualsiasi attacco. E se il Sindaco deve trovare per forza qualcosa che non va nella macchina amministrativa, lo faccia utilizzando modi consoni e nel rispetto delle norme e dei contratti».

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